Kleinhoff Hotel

Quando nel febbraio del 78 andai, da solo, a vedere questo film al Jolly di Bologna le locandine sul resto del carlino sostenevano che vi era rappresentato 'l'atto sessuale non simulato',
la cosa m'interessò non poco, m'intrigò come si dice oggi, e allora andai pieno di 'aspettative',
il film era di una noia mor_ta_le, e anche stupido, insulso, senza una storia, senza uno straccio di significato fosse anche solo quello di una venusta signora che ha voglia di fare l'amore con un bel giovanotto,
L. vuole fare il 'politico' metterci dentro la lotta di classe, sappiamo cosa accadde il mese successivo,
il risultato è in_sop_por_ta_bi_le e fa vedere la verità di L. è un regista che non valeva niente, mi spiace per la fine che ha fatto,
la realtà è che il film fu realizzato esclusivamente per le scene erotiche;
al jolly lo proiettavano chiaramente in una versione censurata, sul più bello si vedeva solo il sederone di lui che non ricordo come si chiami, Robinson forse, della disinvolta Corinne zero,
quindi interpretai 'atto simulato' come una prodezza pubblicitaria per attirare quache fesso (...) a vederlo,
invece di recente in rete l'ho visto in versione direi presumibilmente integrale,
caspita, ma c'è la Corinne che a un certo punto piglia il ... di R. e se lo inserisce nell'apposita fessura ...
è vero non era simulato, è un congiungimento reale 'ma è lavoro...' oh sì certo, allora vorrei capire la differenza ontologica con una escort;
non credo occorra dire molto altro se non ...
Lizzani ...shame on you.