Questo"The Nightcomers"(quelli che vengono di notte, titolo falso, ma migliore della traduzione italiana)tradisce sostanzialmente lo spirito del testo di Henry James"The Turn oif the Screw"(Giro di vite), raccontando il"prima"rispetto al romanzo breve jamesiani(non"gosths", dunque, ma coloro che lo diventeranno), ma il film non è banale.Michael Winner è regista efficace nelle scene notturne e di suspense creata con l'attesa, dove è proprio l'attesa il fulcro-punto/ forza del film. Marlon Brando gigioneggia da par suo, facendo il"vecchio"libertino-empio e "capaneo"efficacemente, con la"romantica"confusione tra vita e finzione -fantasma filmico. Il mio prof.di greco e latino lo chiamava, cogliendo il senso della cosa(o meglio della persona)"merlo in branda". Stephanie Beacham ha invece la sensualità di un pesce lesso, rimanendo completamente estranea(ma non brechtianamente, cioè nel senso dello straniamento, magari fosse...)al ruolo da interpretare(sarà stata imposta dalla produzione?). Bene la Hird, vecchia governante, bene gli(allora, ovvio)bambini. Film d'atmosfera very british e anche qui Winner coglie nel segno. El Gato
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