L'ultimo samurai, Joy o Dragon Trainer? Scopri i migliori film in programma questa sera in Tv.
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Storia del Capitano Algren del 7° cavalleggeri e del suo coinvolgimento nell'epopea che decretò l'ingresso della civiltà nipponica tra le moderne potenze militari. Il prezzo da pagare fu mettere fine alla millenaria tradizione dei samurai, guardia scelta dell'Imperatore, guidata nel suo canto del cigno da Katsumoto, grande guerriero.
È la storia vera di Larry Flynt, ancora vivente (fa un'apparizione nei panni di un giudice di Cincinnati) che, uscito da un'infanzia contadina povera, diventa gestore di locali di spogliarello e negli anni '70 direttore ed editore di Hustler, una rivista pornografica di grande successo. Inattivo dall'onorevole Valmont (1989), il boemo-americano M. Forman ha fatto un film bifronte, ambiguo, paradossale che gli assomiglia.
Joy è una Cenerentola moderna: sogna un principe, ha una sorellastra che non perde occasione per denigrarla, e passa gran parte della giornata con le ginocchia a terra, a passare lo straccio sul pavimento. Sarà proprio il brevetto di un mocio a portarla dalle stalle alle stelle, ma la strada sarà tutta in salita, costellata di tradimenti, delusioni e umiliazioni, un po' come nelle soap opera che la madre, malata immaginaria, guarda giorno e notte, confondendo il sonno di Joy e annullando il confine tra fantasia e realtà.
Hiccup è un giovane vichingo che, come spiega lui stesso, vive in un villaggio sperduto nel nulla, in una landa fredda, inospitale, con poco da mangiare e soprattutto infestata dai draghi. Perchè la comunità non si sposti è insieme la premessa del racconto e il tratto più saliente della dialettica che lo anima: i vichinghi sono cocciuti e invece che spostarsi preferiscono combattere, non a caso sono tutti grandi e grossi. Tutti tranne Hiccup.
Nel 2008 il regista Alex Infascelli incontra Christiane Kubrick, moglie del celeberrimo Stanley, per un'intervista legata a uno speciale televisivo. In quell'occasione apprende da lei che per tre decenni il factotum del marito è stato Emilio D'Alessandro, un italiano emigrato a Londra nel 1960, a 18 anni, e tornato definitivamente nella natìa Cassino solo nel '99, anno della morte dell'autore di Shining.
C'era una volta, e precisamente al tempo del liceo, la coppia formata dalla miglior promessa della scuola, Calvin "La freccia d'oro" Joyner, e dalla sua fidanzatina, Maggie, che da lì a poco sarebbe diventata sua moglie. E poi c'era Robbie Weirdicht, il super ciccione, che l'ultimo giorno si era impresso nella memoria di una generazione, dopo essere stato trascinato nudo da un gruppo di bulli di fronte ad una palestra gremita di allievi. Vent'anni dopo, però, Calvin non sta più su quel piedistallo: la freccia è rimasta nell'arco. Robbie, invece, che adesso si fa chiamare Bob Stone, è un ragazzone tutto muscoli e salva il mondo per conto della C.I.A.