teofrasto
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martedì 16 agosto 2011
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il grande coraggio di herzog
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Forse meriterebbe quattro stelle, ma una in più è da assegnare, per il particolare coraggio nell'aver scelto di concepire un film così. Herzog riesce a girare un film con immagini documentaristiche dando voce alla fantasia poetica che tali immagini possono comunicare. Reinventandole. Chi non ha mai provato vedendo immagini di fondali marini e dello spazio la sensazione di trovarsi in un mondo parallelo? Bhé Herzog vi ci fa un film, e ci riesce! Riuscendo a dare consistenza ad un mondo che è solo ipotetico e non esiste. Anche le teorie matematiche e astronomiche diventano poetiche e inquietanti (come d'altronde dovrebbero essere vissute nella realtà). Herzog ci fa riflettere, ma soprattutto ci fa vedere come un'immagine di documentario, decontestualizzata e utilizzata in modo personale e amplificata da una colonna sonora di una precisione assoluta, possa scatenare tutta la poesia.
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Forse meriterebbe quattro stelle, ma una in più è da assegnare, per il particolare coraggio nell'aver scelto di concepire un film così. Herzog riesce a girare un film con immagini documentaristiche dando voce alla fantasia poetica che tali immagini possono comunicare. Reinventandole. Chi non ha mai provato vedendo immagini di fondali marini e dello spazio la sensazione di trovarsi in un mondo parallelo? Bhé Herzog vi ci fa un film, e ci riesce! Riuscendo a dare consistenza ad un mondo che è solo ipotetico e non esiste. Anche le teorie matematiche e astronomiche diventano poetiche e inquietanti (come d'altronde dovrebbero essere vissute nella realtà). Herzog ci fa riflettere, ma soprattutto ci fa vedere come un'immagine di documentario, decontestualizzata e utilizzata in modo personale e amplificata da una colonna sonora di una precisione assoluta, possa scatenare tutta la poesia. Egli è un vero visionario: commovente.
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[+] recensione buona e coerente
(di filmtalker 98)
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chiarialessandro
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martedì 11 novembre 2008
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fantascienza?
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Film (?) di difficile definizione, come minimo anomalo, allegorico, simbolico, figurativo e di grande impatto visivo, su cui si innesta e procede in modo estremamente rigoglioso una strabiliante colonna sonora sarda (un simile film, oltretutto diretto da un tedesco, non può che avere una colonna sonora sarda meravigliosa od orribile) . Pensato e realizzato non tanto per il produttore o per il possibile pubblico quanto piuttosto per il personale piacere emozionale del regista , riesce a regalarci immagini suggestive, stimolanti, affascinanti e capaci di farci sognare e riflettere su passato, presente e futuro della vita terrestre e di quella di tutti noi.
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andy
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martedì 22 gennaio 2008
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come buttare i soldi del cinema
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Questo film è orrendo! Il film peggiore che abbia mai visto... Non ha ne capo ne coda!! Inutile!!! Uno schifo!!!
[+] ah povero andy
(di luca)
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dottormente
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giovedì 27 settembre 2007
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argomenti superati
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Se non sapessi che è un film del 2005, lo scambierei facilmente per uno degli anni '70-'80.
Mascherato dietro una strana opera sci-fi, realizzata con un collage di immagini ricontestualizzate che appare alquanto forzato, si cela un messaggio ecologista di conservazione della Terra.
Peccato, però, che tutti gli argomenti del film sul futuro del genere umano siano ampiamente sorpassati: 26 anni prima di Herzog, nel capolavoro d'animazione giapponese "Mobile Suit Gundam" del 1979, si discorreva già di punti di Lagrange, di colonie spaziale e di ridurre significativamente la popolazione di stanza sulla Terra per riportare il nostro pianeta al suo florido stato naturale.
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(di classic)
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nigel mansell
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venerdì 20 aprile 2007
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e' la ricerca di nuove strade
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E' da prendere come un esperimento, il tentativo di percorrere nuove strade di espressione nel cinema.
Il film è costruito attraverso il collage di diverse immagini che l'autore ci fa leggere in modo diverso: le immagini di un documentario di sommozzatori sotto la calotta polare diventa per il regista l'esplorazione dell'atmoseferia di elio di Andromeda.
Le immagini sono molto belle, il film surreale ma a tratti diventa un pò noioso.
La colonna sonora è composta tra gli altri da brani cantati da tenores sardi, che in quel contesto assumono un altra dimensione, a frutto di tradizioni arcane a suggestioni futuristiche.
Comunque sono dalla parte del regista, bisogna percorrere nuove strade.
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piernelweb
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giovedì 15 febbraio 2007
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cinema sperimentale
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Per molti versi "l'ignoto spazio profondo" è un film prodigioso. Dal genio di Herzog un'esempio, credo senza precedenti, di cinema sperimentale che prende forma da immagini e filmati di altra fonte che divengono agli occhi dello spettatore, per manipolazione del regista tedesco, tutt'altro. Un mix di sequenze spaziali (di provenienza Nasa) subacque e aeree surreali e di impressionante bellezza accompagnate dalla voce narrante dell'alieno Brad Dourif e dalla musica "senza tempo" dei Tenores di Orosei. L'Odissea nello spazio di Herzog in diversi momenti è pesante come un macigno, nella sua lentezza ed allucinazione ma nel complesso assume la forma di una portentosa fantascientifica fiaba ecologica di grande impatto emotivo.
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Per molti versi "l'ignoto spazio profondo" è un film prodigioso. Dal genio di Herzog un'esempio, credo senza precedenti, di cinema sperimentale che prende forma da immagini e filmati di altra fonte che divengono agli occhi dello spettatore, per manipolazione del regista tedesco, tutt'altro. Un mix di sequenze spaziali (di provenienza Nasa) subacque e aeree surreali e di impressionante bellezza accompagnate dalla voce narrante dell'alieno Brad Dourif e dalla musica "senza tempo" dei Tenores di Orosei. L'Odissea nello spazio di Herzog in diversi momenti è pesante come un macigno, nella sua lentezza ed allucinazione ma nel complesso assume la forma di una portentosa fantascientifica fiaba ecologica di grande impatto emotivo. E' incredibile come con pochissimi mezzi si possa fare dell'ottimo cinema.
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xabier
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lunedì 5 dicembre 2005
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herzog
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E' EMBLEMATICO CHE I FILM PIU' INTERESSANTI E MENO ALLINEATI DEL 2005 VENGANO DA DUE REGISTI NON PROPRIO GIOVANISSIMI: IL SOLE DI A. SOKUROV E' LA CONFERMA DI UNO DEI MIGLIORI REGISTI IN CIRCOLAZIONE E QUESTO ULTIMO LAVORO DI HERZOG CHE SEMBRA SEGNARE LA RINASCITA CREATIVA DEL GRANDE CINEASTA TEDESCO. DUE FILM PREZIOSI, MAL DISTRIBUITI MA ASSOLUTAMENTE DA VEDERE.
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pretesi
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giovedì 1 dicembre 2005
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é un film meraviglioso
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Werner Herzog, in questo meraviglioso film, affronta il tema di quanto sia divenuto difficile abitare questa terra, che ha perduto le connotazioni di base e i parametri di riferimento per essere considerata una guida della nostra esistenza. Non esiste più speranza per la nostra esistenza, non possiamo più abbandonare i nostri sogni all'immaginazione, ci è proibito addirittura sognare perchè il sogno è divenuto realtà, la triste realtà che ci costringe a vivere una vita diversa da quella che avevamo sognato nella nostra fanciullezza. Un alieno, quanto di più spaventoso potrebbe alimentare i nostri sogni, sta lì a svelarci che addirittura il sogno non esiste più perchè la realtà che ci sovrasta, più che un sogno carico di aspirazioni, è divenuta un incubo inquietante,l'incubo di un "mondo immondo" in cui la realtà ha superato di gran lunga la fantasia fino a diventare l'inganno della nostra fantasia, la negazione della nostra fantasia, il rifiuto della nostra fantasia.
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Werner Herzog, in questo meraviglioso film, affronta il tema di quanto sia divenuto difficile abitare questa terra, che ha perduto le connotazioni di base e i parametri di riferimento per essere considerata una guida della nostra esistenza. Non esiste più speranza per la nostra esistenza, non possiamo più abbandonare i nostri sogni all'immaginazione, ci è proibito addirittura sognare perchè il sogno è divenuto realtà, la triste realtà che ci costringe a vivere una vita diversa da quella che avevamo sognato nella nostra fanciullezza. Un alieno, quanto di più spaventoso potrebbe alimentare i nostri sogni, sta lì a svelarci che addirittura il sogno non esiste più perchè la realtà che ci sovrasta, più che un sogno carico di aspirazioni, è divenuta un incubo inquietante,l'incubo di un "mondo immondo" in cui la realtà ha superato di gran lunga la fantasia fino a diventare l'inganno della nostra fantasia, la negazione della nostra fantasia, il rifiuto della nostra fantasia. Ma senza fantasia non esiste più futuro, non esiste neanche l'immaginazione del nostro futuro...è come se la storia fosse finita e con essa anche la nostra esistenza!
Pretesi
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