Trieste35 - La solitudine del pensiero che reinventa il futuro in Blackbird blackbird blackberry, di Elene Naveriani
di Tonino De Pace Duels.it
È con una certa decisione che il cinema georgiano segna - con la sua presenza carica di una originalità non comune, conseguenza di una condizione geografica di netta cesura tra il primo oriente e l'ultimo occidente - la cinematografia di questi ultimi anni. The criminal di Dmitry Mamuliya, passato a Venezia in Orizzonti nell'edizione 2019, What Do We See When We Look at The Sky di Alexandre Koberidze, visto al PesaroFF57, e ora questo film di Elene Neveriani, nel concorso lungometraggi di Trieste 35, costituiscono tre validissimi esempi per dimostrare la vitalità di una cinematografia inattesa che sa affascinare facendo scoprire allo spettatore l'invisibile potenzialità di uno sguardo filtrato attraverso quell'irreale non percepibile o quella naturale influenza che ha sui personaggi l'ambiente dentro il quale si svolge la loro azione. [...]
di Tonino De Pace, articolo completo (5069 caratteri spazi inclusi) su Duels.it 28 gennaio 2024