bakhita
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venerdì 1 marzo 2013
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errore del regista !!!
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Mi chiedo come il Regista non abbia visto un gravissimo ERRORE .... che ritengo molto pesante ....
Recentemente hanno dato il film in Tv, ma nella zona in cui vivo, con parabola, era stato oscurato...
L'ho acquistato e visto ieri sera ....
Nella seconda parte, alla sepoltura di "Marco 6 anni" LA SUORA , che fra l'altro fissa la Croce nella terra .... SBAGLIA il SEGNO DELLA CROCE !!!!
SI TOCCA LA SPALLA DESTRA PRIMA DELLA SINISTRA ...anzichè fare il contrario !!!!!
Le altre persone ... OK.... Meno male !!!
Vi sarei grata se questa informazione potesse giungere gli interessati !
Grazie infinite
gabry
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Mi chiedo come il Regista non abbia visto un gravissimo ERRORE .... che ritengo molto pesante ....
Recentemente hanno dato il film in Tv, ma nella zona in cui vivo, con parabola, era stato oscurato...
L'ho acquistato e visto ieri sera ....
Nella seconda parte, alla sepoltura di "Marco 6 anni" LA SUORA , che fra l'altro fissa la Croce nella terra .... SBAGLIA il SEGNO DELLA CROCE !!!!
SI TOCCA LA SPALLA DESTRA PRIMA DELLA SINISTRA ...anzichè fare il contrario !!!!!
Le altre persone ... OK.... Meno male !!!
Vi sarei grata se questa informazione potesse giungere gli interessati !
Grazie infinite
gabry
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videosservo
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martedì 10 luglio 2012
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l'invenzione prima di tutto?
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Pessima regia. Pessima sceneggiatura. Brutto e noioso filmato nemmeno degno di essere un documentario.
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gabriella
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giovedì 9 aprile 2009
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veneti ignoranti?
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Se per descrivere qualcuno di veramente esistito ci si deve inventare quasi tutta la storia, forse è meglio parlare di un personaggio di fantasia, tutto da guadagnarci. In questa fiction, o il regista è male documentato, o ha preferito focalizzare l'attenzione su alcuni aspetti, primo su tutti, far passare il Veneto come un popolo d'ignoranti e superstiziosi.
Premetto che abito a pochissimi km. da Schio, cittadina veneta che ha ospitato Madre Bakhita per oltre cinquant'anni, e dove è morta. L'industria tessile manifatturiera risale già dal 1800, a Schio il Lanerossi fu fondato nel 1817 e nel primo novecento (periodo in cui è ambientata la fiction), esisteva il quartiere operaio. Altro le desolate langhe viste in televisione.
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Se per descrivere qualcuno di veramente esistito ci si deve inventare quasi tutta la storia, forse è meglio parlare di un personaggio di fantasia, tutto da guadagnarci. In questa fiction, o il regista è male documentato, o ha preferito focalizzare l'attenzione su alcuni aspetti, primo su tutti, far passare il Veneto come un popolo d'ignoranti e superstiziosi.
Premetto che abito a pochissimi km. da Schio, cittadina veneta che ha ospitato Madre Bakhita per oltre cinquant'anni, e dove è morta. L'industria tessile manifatturiera risale già dal 1800, a Schio il Lanerossi fu fondato nel 1817 e nel primo novecento (periodo in cui è ambientata la fiction), esisteva il quartiere operaio. Altro le desolate langhe viste in televisione.
Passi per i riferimenti inventati, le date inesatte (come fa ad esempio la suora essere così anziana alla fine e la bambina una giovane donna? C'erano pochi anni di differenza tra le due),e tutto il resto, ma dare una così falsa immagine del Veneto è imperdonabile.
Spiace dirlo, ma d'ignorante, vedo solo il regista.
E lasciamo stare Olmi, per piacere, che è tutt'altra musica.
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giuse
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giovedì 9 aprile 2009
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ottimo
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bellissimo però è incompleta la storia di Bakhita che il Padreterno ha voluto per i feriti della prima guerra mondiale.Li ha curati e santificati umanizzando gente che non credeva più all'amore ma era stata abbrutita dalla guerra. Bakhita è un fulgido esempio dell'amore universale senza distinzione di ceto, razza, è l'espressione dell'Amore di DIo per il quale siamo tutti fratelli. E' un bagliore di luce in questa umanità trvagliata e divisa tra ricchi e poveri, nobili e plebei, atei e credenti.Spero che ci sia qualche produttore che completi la storia di Bakhita che è inserita in una parte della storia d'Italia quindi è importante per la causa della tolleranza e dell'accoglienza e cura dei più deboli.
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bellissimo però è incompleta la storia di Bakhita che il Padreterno ha voluto per i feriti della prima guerra mondiale.Li ha curati e santificati umanizzando gente che non credeva più all'amore ma era stata abbrutita dalla guerra. Bakhita è un fulgido esempio dell'amore universale senza distinzione di ceto, razza, è l'espressione dell'Amore di DIo per il quale siamo tutti fratelli. E' un bagliore di luce in questa umanità trvagliata e divisa tra ricchi e poveri, nobili e plebei, atei e credenti.Spero che ci sia qualche produttore che completi la storia di Bakhita che è inserita in una parte della storia d'Italia quindi è importante per la causa della tolleranza e dell'accoglienza e cura dei più deboli. Auguro alla Rai di farsi carico delle spese e d'incaricare a capiotti regista e scenegiiatore di finire la storia di Bakhita e presto senza far passare tanto tempo. Io sarei ansioso di vederla anche perchè gli attori e le comparse sono state tutti bravissimi tecnici e aiuto regista, costumista tutti tutti bravi. La sceneggiatura e la musica hanno completato magnificamente l'opera.Complimenti a tutti Rai compresa. Io sono un abbonato e sono felice di pagare il canone, andrò di meno al cinema ma il canone lo pago tutti gli anni.
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karl78
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martedì 7 aprile 2009
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no
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Film decisamente mediocre
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