I predatori dell'arca perduta

Un maestro del cinema al servizio di una storia ricca di avventura, fascino e humour con un Harrison Ford agli albori della carriera e in perfetta sintonia con il personaggio, senza dubbio tra i più riusciti e amati della storia del cinema. Indimenticabile.

Una splendida avventura cinematografica nata dal genio di Spielberg,Lucas e Kasdan. Il prologo del film è da antologia del cinema; l'inseguimento a cavallo, Jones che spara al virtuoso della scimitarra,la rissa nella taverna sono scene indimenticabili. L'unica pecca è il finale affidato più agli effetti speciali che all'inventiva spielberghiana. Speriamo che il quarto episodio in uscita sia all'altezza!

gran film

... sono addirittura in tre a fare il dizionario morandini (tutta la famiglia?), e in tre non riescono a capire la grandezza di un film come questo? Evidentemente odiano il divertimento... o sono troppo intellettualodi e spocchiosi? Mah... comunque difficile, se non impossibile, fare meglio di così in questo genere.

L'avventura perfetta, neanche una sbavatura, neanche un errore, un film che continua a fare antologia anche oggi e continua ad avere tanto da insegnare persino ai migliori registi del genere. Eccellente, c'è poco da aggiungere!

mi ha fatto riamare il cinema e scoprire un fantastico attore harrison ford, mi ha lasciato senza fiato coinvolto ho riprovato le emozioni del vero buon cinema

Un capolavoro,non c'è altro da dire, c'è suspense, avventura, effetti speciali e soprattutto c'è una trama,non come tanti film di adesso basati solo sugli effetti speciali! L'avrò rivisto almeno 30 volte e mi dà ancora emozioni,anche mio figlio che ha 7 anni se ne è innamorato! Questo non è un film è il film!!!

Legato alla tradizione ebraica, Spielberg si interroga sulle possibilità e sulla liceità del vedere anche se in ballo è il possesso di una radio per comunicare con Dio in forma, dunque, non visiva ma aurale. Ma, una volta trovata, l'arca/radio essa finirà, chiusa in una cassa anonima, insieme ad altre casse simili in un grande magazzino. Nessun grande evento, sembra dire Spielberg, è più tale per chi concepisce ogni cosa senza alcun sguardo poetico: nè l'atterraggio degli UFO, nè la guerra, nè un ET perdutosi nel cosmo. Resta, forse (e per fortuna) lo sdegno per le atrocità prodotte dalla storia.