Una fumettista trentenne torna alla casa nel bosco per affrontare famiglia e passato. Il lessico famigliare di Andrea Öhman, tra umorismo e animazione, cerca ma non trova autenticità, solo ripetizione.
di Davide Maria Zazzini La Rivista del Cinematografo
Ritorno al nido e senso di colpa. Maturità e adolescenza. Solitudine e famiglia. Humour e dramma. Campagna e città.
Andrea Öhman sceglie l'usato sicuro, riprendendo in mano il pendolo che fu anche di Simple Simon (esordio dietro la cinepresa con cui rappresentò il paese nordico agli Oscar 2010) per guardarsi negli occhi, ritrovare il sé adolescente ferito, elaborare i lutti famigliari, cercarne una via di liberazione.
Fulcro emotivo e narrativo di questo topo di campagna e topo di città in Svezia è il caschetto ribelle ed esagitato di Lisa (Karin Franz Körlof). [...]
di Davide Maria Zazzini, articolo completo (3313 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 22 ottobre 2023