È una consueta operazione commerciale che una coppia comica di successo approdi al grande schermo cinematografico; sono innumerevoli gli esempi di questo genere sia nella cinematografia statunitense che in quella degli altri paesi.
La coppia comica composta da Gianni e Pinotto, nella versione originale americana Bud Abbott e Lou Costello, è sicuramente una di quelle che ha lasciato il segno avendo riscosso un successo davvero enorme, sia in patria che oltre confine.
Il segreto della coppia stava in un mix ben calcolato che prevedeva: una rigida divisione dei ruoli, dove Abbott (Gianni) faceva la spalla al buffo Costello (Pinotto); nella complementarietà dei due personaggi; ed infine nelle dinamiche che si innescavano tra i due, con Abbott che per una presunta maggiore intelligenza assumeva il ruolo di capo, mentre Costello imbranato e timido, combinava vari pasticci da cui derivavano equivoci paradossali.
I film della coppia non sono altro che la riproposizione delle loro più riuscite scenette comiche, inserite dentro una storia solitamente abbastanza semplice e scorrevole, che aveva l’unico obiettivo di intrattenere allegramente il pubblico per la durata della pellicola.
Anche questo film diretto da Charles Lamont, uno dei registi di fiducia di Abbott e Costello tanto che diresse la coppia in ben nove pellicole, non si discosta dal classico cliché sopra descritto. La comicità è come al solito molto garbata, semplice e basilare, puntando molto sulla capacità innata dei due comici, ed in particolare di Costello (Pinotto), di suscitare simpatia.
Anche stavolta, come spesso avviene in film del genere, ci sono degli spazi canori, con belle canzoni che in questo caso offrono l’occasione per esibirsi alla popolare cantante e attrice Ginny Simms, che recita una parte di rilievo nel film. Oltre alla Simms, ed ovviamente a Gianni e Pinotto, nel cast troviamo Patric Knowles e Elyse Knox, che recitano i classici ruoli dei due belli, giovani e buoni tra cui scocca l’amore; nelle parti dei cattivi invece ci sono tra caratteristi, Joe Sawyer, Marc Lawrence e Sheldon Leonard, tutti e tre specializzati in parti da delinquenti o simili.
Tra gli sketch che si ricordano c’è quello della valigia fatta e disfatta a ripetizione, quella in cui Pinotto si finge esperto suonatore di pianoforte e quello dei due distanti lo spazio di un piccolo fazzoletto ma impediti a toccarsi perché divisi da una porta chiusa nel mezzo.
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