Ralph Spaccatutto

Non è facile creare dal nulla un capolavoro del genere. L'idea, forse non del tutto "indedita", di immaginare una vita privata di ciò che vive solo in pubblico, è geniale e risulta unica applicata al mondo dei video games, terreno ancora inesplorato.
Se a tutto questo clima di paradossalità si aggiunge la sofferenza di Ralph che vuole diventare buono solo per ottenere una sistemazione più dignitosa, la trama comincia ad innalzare il livello qualitativo del film.
Ancora di più, l'espediente rivoluzionario di far vivere i personaggi di un video game in un altro, e l'avventura "amorosa" con Vanellope, rende il film meravigliosamente umano e pieno di poesia e sentimento. Ralph si rende conto che la sua vera medaglia di eroe non è quella conquistata per ottenere un posto migliore dove dormire, ma quella che, con tanto amore, gli regala la piccola Vanellope in segno di ringraziamento per averla aiutata a vincere la gara.
In questo contesto di spassosissimo trambusto, il film trasmette il suo messaggio di onorevole dualismo: buono o cattivo? Ralph spaccatutto è, per sua natura, un cattivo, ma scopre, nel corso del film, di essere, in realtà, un buono. A volte essere cattivi rientra in un ruolo che deve essere svolto nonostante l'indole diversa di chi lo svolge. 
Finale a sorpresa con lo smascheramento di Re Candito nel ruolo di un falso buono.
Bontà, cattiveria, ingenuità, divertimento, originalità, trame intricate, grafica eccellente, regia di alto livello, animazione sublime, questi sono gli ingredienti che rendono possibile la costruzione di un vero capolavoro di animazione.