|
Oggi la moda radical-chic è quella di fare film lentissimi, mutistici, con una splendida scenografia e velleità intellettualeggianti dietro cui riposa la ferrea subordinazione al regime devozionale politicamente corretto.
Questo film si inserisce perfettamente in questa tendenza: noia mortale, mutismo assoluto, scene che si ripetono senza interruzione per un ora e mezzo, decisioni del personaggio totalmente impalusibili (una ragazza in bilico fra la vita e la morte sopravvive a giorni di spostamenti e capitomboli nel gelo polare??? Dove sono finiti la radio e il transponder dell'elicottero? Gli elicotteristi non hanno lanciato l'allarme prima di precipitare? Ecc. ecc. ecc.) e - peggio di tutto il resto messo insieme - la celebrazione di disvalori umanitari (conditi con un pizzico di antirazzismo).
Da appendere agli spaventapasseri assieme al resto dell'arte degenerata.
[+] lascia un commento a gurthang »
[ - ] lascia un commento a gurthang »
|