Il vedovo

Milano. Un uomo incapace e megalomane ha la fortuna di sposare una ricca miliardaria ma l'azienda che dirige è sull'orlo del fallimento e lui è inseguito dalle cambiali. Dopo che la moglie è riuscita a scampare ad un disastro ferroviario, l'uomo decide di realizzare un improbabile piano per eliminarla ed entrare in possesso delle fortune della moglie.
Divertente commedia diretta da Dino Risi con un ottimo Sordi. Il film scorre con leggerezza e diverte in diverse sue parti e allo stesso tempo prende un po' in giro la figura di coloro che credono di essere chissa cosa e in realtà non sono nulla. L'improbabile progetto di nuovi ascensori insieme al piano per eliminare la moglie sono alqquanto grotteschi e solo pochi poveri fidati possono crederci. [+]

Milano. Un uomo incapace e megalomane ha la fortuna di sposare una ricca miliardaria ma l'azienda che dirige è sull'orlo del fallimento e lui è inseguito dalle cambiali. Dopo che la moglie è riuscita a scampare ad un disastro ferroviario, l'uomo decide di realizzare un improbabile piano per eliminarla ed entrare in possesso delle fortune della moglie.
Divertente commedia diretta da Dino Risi con un ottimo Sordi. Il film scorre con leggerezza e diverte in diverse sue parti e allo stesso tempo prende un po' in giro la figura di coloro che credono di essere chissa cosa e in realtà non sono nulla. L'improbabile progetto di nuovi ascensori insieme al piano per eliminare la moglie sono alqquanto grotteschi e solo pochi poveri fidati possono crederci. La battuta con cui si chiude il film (che fa marchese, spinge?) è la migliore conclusione per questa tragicomica vicenda. [-]

Ennesimo personaggio mediocre, arrivista e meschino interpretato da Sordi in una classica commedia all’italiana del 1959 di Dino Risi, che oggi sarebbe definita, con un inglesismo, una black comedy ma che offre spunti di riflessione sulla società dell’epoca assumendo i tratti di una satira di costume in forma di farsa. Nell’Italia del boom economico Risi mette alla berlina il mondo cinico degli affaristi e degli speculatori finanziari anticipando di una ventina d’anni gli ambienti della Milano da bere degli anni ’80. Il protagonista, uno spaccone e arruffone romano, un piccolo borghese nostalgico del passato, tenta di imitare i grandi imprenditori con i quali viene a contatto grazie alla moglie, un’agiata possidente, interpretata da Franca valeri, ma rimane in fondo un cialtrone senza arte né parte e senza talento, costretto a ricorrere al delitto per raggiungere lo stesso livello sociale. [+]

Ennesimo personaggio mediocre, arrivista e meschino interpretato da Sordi in una classica commedia all’italiana del 1959 di Dino Risi, che oggi sarebbe definita, con un inglesismo, una black comedy ma che offre spunti di riflessione sulla società dell’epoca assumendo i tratti di una satira di costume in forma di farsa. Nell’Italia del boom economico Risi mette alla berlina il mondo cinico degli affaristi e degli speculatori finanziari anticipando di una ventina d’anni gli ambienti della Milano da bere degli anni ’80. Il protagonista, uno spaccone e arruffone romano, un piccolo borghese nostalgico del passato, tenta di imitare i grandi imprenditori con i quali viene a contatto grazie alla moglie, un’agiata possidente, interpretata da Franca valeri, ma rimane in fondo un cialtrone senza arte né parte e senza talento, costretto a ricorrere al delitto per raggiungere lo stesso livello sociale. La pellicola potrebbe essere letta come una metafora preveggente della società civile italiana destinata dal dopoguerra in poi, con strascichi evidenti fino ai giorni nostri, a spaccarsi in due, da una parte l’alta borghesia, da sempre al potere grazie alle ricchezze ereditate e alle nuove opportunità di investimento finanziario, dall’altra, una pletora di poveracci ambiziosi, furbi e senza scrupoli, che con ogni mezzo, anche criminale, tenta la scalata sociale. [-]