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Sho Miyake vince il Pardo d'Oro del Locarno Film Festival grazie a un film in forma di haiku delicato e al contempo profondo, capace di affrontare tematiche universali con una grazia incantevole
di Francesco Cianciarelli La Rivista del Cinematografo
Tabi to Hibi racconta di Lee, una sceneggiatrice coreana intenta a scrivere la trama di un film, mentre, nel frattempo, le scene a cui sta lavorando vengono visualizzate. Si tratta della storia di un ragazzo malinconico che incontra e frequenta una fanciulla durante la stagione estiva in una località balneare. Successivamente all'uscita del film a cui stava lavorando, Lee subisce la perdita di un suo importante mentore e, in piena crisi creativa, decide di partire. È inverno e la donna si reca in una località montana per cercare l'ispirazione che le permetta di scrivere un nuovo soggetto: qui trova alloggio in una locanda e fa la conoscenza del suo bizzarro proprietario. [...]
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