arwen
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martedì 18 gennaio 2022
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un film evitabilissimo
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Un film pessimo, raffazzonato, senza capo nè coda, recitato male e sceneggiato peggio.
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carloalberto
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domenica 14 novembre 2021
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finalmente un horror italiano decente
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Il film attinge a tutti i topoi del genere horror paranormale, dalla presenza demonica nella stanza del bambino al giocatolo semovente che si infila sotto il letto, fino all’esorcismo con tanto di prete e di ragazza posseduta, ovviamente, con voce cavernosa e contorsionismi vari. Non manca nemmeno il lenzuolo bianco per manifestare il più classico dei fantasmi ed il vecchio armadio che nasconde segreti indicibili. Liguori salta tutti i preamboli che di solito in questo tipo di film funzionano come antefatto per creare la tensione giusta e le premesse necessarie perché l’irruzione del fantastico nella normalità produca un effetto sorprendente, straniante e spaventevole.
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Il film attinge a tutti i topoi del genere horror paranormale, dalla presenza demonica nella stanza del bambino al giocatolo semovente che si infila sotto il letto, fino all’esorcismo con tanto di prete e di ragazza posseduta, ovviamente, con voce cavernosa e contorsionismi vari. Non manca nemmeno il lenzuolo bianco per manifestare il più classico dei fantasmi ed il vecchio armadio che nasconde segreti indicibili. Liguori salta tutti i preamboli che di solito in questo tipo di film funzionano come antefatto per creare la tensione giusta e le premesse necessarie perché l’irruzione del fantastico nella normalità produca un effetto sorprendente, straniante e spaventevole. Fin dalla prima scena si viene catapultati in un mondo irreale, che fino alla fine non si saprà se sia il frutto della schizofrenia paranoica del protagonista. Tutto accade asfitticamente in un piccolo appartamento, con un commento sonoro spesso sproporzionato rispetto all’azione scenica, e per lo più di notte quando prendono vita gli incubi del protagonista sottoforma della creatura mostruosa, che più che al diavolo somiglia piuttosto ad un alieno, un grigio, forse residuo dell’immaginario artistico di Liguori che ha esordito con un film fantascientifico, Report 51.
Senza spoilerare troppo.
Il doppio finale, altro luogo comune di questo genere, è reso, a mio avviso, in modo confuso e l’ultima inquadratura dall’alto della vecchia casa dove si è svolto il tutto, che si ha l’impressione sia molto importante e significativa per il regista, tuttavia desta soltanto perplessità, in quanto non comunica assolutamente nulla.
Nonostante tutto, Liguori riesce a confezionare un prodotto decente, cimentandosi in un genere che risulta ostico per il cinema nostrano e non ha più autori di rilievo dai tempi oramai lontani di Bava e di Argento e nemmeno più attori che risultino credibili per questo genere, tant’è che opportunamente Liguori ha scelto un cast formato nella quasi totalità da interpreti stranieri.
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sabato 29 febbraio 2020
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in the trap di alessio liguori
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Dal trailer si evince un film di eccellente qualità ricco di suspence ed emozioni forti che catturano il pubblico nell'immediato portandolo con sé in ogni istante. Curato in ogni dettaglio con elevata dedizione. Lascerà il segno ed entrerà nella storia del Cinema.
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