Un tour de force tra la Storia ed il presente in cui Slavoj Zizek si confronta con il caos del contemporaneo mentre Jani Sever sintetizza una forma linguistica liquida e militante
di Alessio Baronci Sentieri Selvaggi
Le femministe leggono il mito di Antigone in un determinato modo, i partigiani in un altro, ma nessuno ha ancora provato a problematizzare davvero il personaggio di Antigone. È quello che stiamo provando a fare qui
A pronunciare questa dichiarazione di intenti è Slavoj Žižek, entità diegetica che si muove tra le pieghe di Antigone How Dare We.
È con lui che, fin dai primi momenti, si confronta lo spettatore: atteggiamento pacato ma risoluto, occhi che guizzano da un lato all'altro dello schermo, gesticolare nervoso, il tutto mentre indossa una maglietta con la scritta I Would Prefer Not To, sintomo inconscio che rimanda a qualcosa che non vorrebbe fare ma che non può fare a meno di portare a termine e sorta di profezia, come si vedrà, su uno dei nuclei centrali del film. [...]
di Alessio Baronci, articolo completo (5929 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 1 febbraio 2021