24 Weeks

24 weeks (2016) film diretto da Anne Zohra Berrachedcon Julia Jentsch, Bjarne Madel, Emilia Pieske, Johanna Garstorf

“Qualche volta la natura fa di queste cose” dice Astrid, la protagonista, alla sua bambina, tentando di spiegarle una realtà sempre difficile da capire e da accettare e in questo caso forse doppiamente perché, il terribile evento è subìto da una coppia armoniosa e fortunata, che vive una vita allietata dal successo della moglie, brillante conduttrice di spettacoli televisivi. [+]

24 weeks (2016) film diretto da Anne Zohra Berrachedcon Julia Jentsch, Bjarne Madel, Emilia Pieske, Johanna Garstorf

“Qualche volta la natura fa di queste cose” dice Astrid, la protagonista, alla sua bambina, tentando di spiegarle una realtà sempre difficile da capire e da accettare e in questo caso forse doppiamente perché, il terribile evento è subìto da una coppia armoniosa e fortunata, che vive una vita allietata dal successo della moglie, brillante conduttrice di spettacoli televisivi.
Scatta subito una forte empatia verso questa tenera coppia che accoglie la notizia della nuova gravidanza di lei con amore e senso di responsabilità, dopo aver appreso che la creatura che nascerà è affetta dalla sindrome di Down. Le perplessità invece le esprimono gli altri, parenti e amici, per motivazioni diverse, perfino la babysitter che si occupa della loro bambina.  

Lo spettatore è, prima, colto di sorpresa, nell’assistere all’inaspettata reazione positiva della coppia, che ci si aspetterebbe avere atteggiamenti più egoistici e sbrigativi, e poi colpito al cuore, totalmente coinvolto nel dramma che via via assume toni sempre più sconvolgenti, quando, superate le perplessità espresse anche dalla madre di lei, durante uno dei controlli di routine, scopre che il feto ha anche gravi malformazioni al cuore, che occorrerà tentare di tamponare con una serie di interventi chirurgici, comunque non risolutivi.
Il dramma raggiunge il massimo del pathos quando la sicurezza di aver preso la decisione giusta vacilla e per la prima volta la coppia non condivide lo stesso punto di vista sul da farsi, per affrontare il presente e il futuro nel migliore dei modi per la loro creatura e loro stessi.

La tensione e il dolore dei protagonisti sono espresse in maniera magistrale, con sincerità e aderenza alla realtà e profonda sensibilità verso lo scottante tema trattato, raramente  con tanta efficacia.

Non stupisce che la regista sia una donna.

Bravissima e bravissimi e convincenti tutti i protagonisti.

Un film educativo che offre tanti spunti di riflessione sulla condizione umana, da far vedere anche nel triennio degli istituti superiori.
Rita Branca