francis metal
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domenica 5 febbraio 2017
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trama mezza scopiazzata da polanski...
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Mi ricorda "La nona porta"... però è realizzato degnamente, si tratta pur sempre di Carpenter.
Eppure l'idea di un film così terribile da non potere essere visto è inquietante...
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dandy
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domenica 15 maggio 2016
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sarà il cinema la fine assoluta del mondo?
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Uno dei migliori episodi della serie tv "Masters of Horror",in cui Carpenter riprende il tema alla base del precedente "Il seme della follia" sostituendo la letteratura con il cinema.Vista la brevità e quindi l'esigenza di comprimere i fatti qualche buco è inevitabile,e forse le sequenze riguardanti il suicidio di Anne sono superflue.Ma il regista riesce a sviluppare l'idea con maestria,avvolgendo il film "La Fin Absolue du Monde" di un alone disturbante,acuta metafora di una passione cinefila che finisce per diventare ossessione mortale e c'è anche una bella riflessione sull'effetto negativo delle "visioni estreme".
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Uno dei migliori episodi della serie tv "Masters of Horror",in cui Carpenter riprende il tema alla base del precedente "Il seme della follia" sostituendo la letteratura con il cinema.Vista la brevità e quindi l'esigenza di comprimere i fatti qualche buco è inevitabile,e forse le sequenze riguardanti il suicidio di Anne sono superflue.Ma il regista riesce a sviluppare l'idea con maestria,avvolgendo il film "La Fin Absolue du Monde" di un alone disturbante,acuta metafora di una passione cinefila che finisce per diventare ossessione mortale e c'è anche una bella riflessione sull'effetto negativo delle "visioni estreme".Pochi e ben piazzati i dettagli splatter,con uno stile che ricorda molto Rob Zombie.Buone musiche di Cody Carpenter,figlio del regista.Caldamente consigliato.
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onufrio
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giovedì 26 febbraio 2015
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la fin absolue du monde
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Carpenter confeziona un piccolo gioiellino e lo regala alla serie tv Masters Of Horror; la storia racconta di un collezionista di pellicole cinematografiche soprattutto horror e che riprendono delle scene crudeli e abbastanza forti, è ossessionato in particolar modo dal film "La fin absolue du Monde", pellicola su cui girano strane voci; affinchè venga ritrovato questo film, Bellinger incarica il giovane Kirby alla ricerca di questo horror.
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tecmec
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giovedì 13 ottobre 2011
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ultimo grandioso carpenter...
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John Carpenter saluta il pubblico di fan con un ultimo grande film che non è altro che un mediometraggio.
Dico così volutamente escludendo il deludente "The Ward" che non fa paura neanche a mia zia e che soprattutto è scopiazzato da "Identity".
Torniamo invece a Cigarette Burns, horror intelligentissimo di autoriflessione cinematografica; un minifilm che parla di cinema vero, e solo di quello! Originalissima la scelta del soggetto, cinica e disillusa la trama (come da miglior Carpenter), notevole il finale con la metafora sulla visione (già memore di artisti come Man Ray).
Il feticismo della reliquia artistica viene qui metaforizzato dalla bruciatura di sigaretta, un marchietto indispensabile ma brutto, il segno di un degrado inevitabile, di una visione entropica dell'esistenza ma senza mai (per carità) piangersi addosso per questo.
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John Carpenter saluta il pubblico di fan con un ultimo grande film che non è altro che un mediometraggio.
Dico così volutamente escludendo il deludente "The Ward" che non fa paura neanche a mia zia e che soprattutto è scopiazzato da "Identity".
Torniamo invece a Cigarette Burns, horror intelligentissimo di autoriflessione cinematografica; un minifilm che parla di cinema vero, e solo di quello! Originalissima la scelta del soggetto, cinica e disillusa la trama (come da miglior Carpenter), notevole il finale con la metafora sulla visione (già memore di artisti come Man Ray).
Il feticismo della reliquia artistica viene qui metaforizzato dalla bruciatura di sigaretta, un marchietto indispensabile ma brutto, il segno di un degrado inevitabile, di una visione entropica dell'esistenza ma senza mai (per carità) piangersi addosso per questo.
Un'opera a 360 gradi su ciò che il cinema è e ciò che rappresenta: arte, bellezza, e in questo caso anche decadenza.
Un piccolo grande gioiello che Carpenter lascia al mondo del cinema; l'ultimo tra i suoi mi sa.
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shining
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sabato 31 luglio 2010
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buon episodio
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Buon episodio di Masters of Horror, che parte con una trama molto interessante, per poi sfociare nel mistico. Parecchio lontano però dall'episodio di Miike.
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domenico 82
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domenica 30 novembre 2008
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un'opera metacinematografica, perfettamente riusci
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John Carpenter con Cigarette Burns condensa in meno di un’ora uno splendido atto di amore per il cinema, ma, contemporaneamente, firma un grande film horror. La pellicola descrive una lenta discesa negli inferi del subconscio e della cinefilia, sempre in un crescendo di suspense, morbosità e sangue. In alcuni momenti affiorano i ricordi di un altro bel horror di Carpenter, “il seme della follia”, ma le citazioni sono la costante di una pellicola che vive di cinema e spargerà morte “per” il cinema. Carpenter riesce a realizzare un film che si muove tra diversi piani di narrazione, ognuno dei quali è molto godibile. Ottimo cast e musiche adeguate.
In sintesi, mai nessuna opera horror di così bassa durata ha mantenuto una così alta qualità.
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John Carpenter con Cigarette Burns condensa in meno di un’ora uno splendido atto di amore per il cinema, ma, contemporaneamente, firma un grande film horror. La pellicola descrive una lenta discesa negli inferi del subconscio e della cinefilia, sempre in un crescendo di suspense, morbosità e sangue. In alcuni momenti affiorano i ricordi di un altro bel horror di Carpenter, “il seme della follia”, ma le citazioni sono la costante di una pellicola che vive di cinema e spargerà morte “per” il cinema. Carpenter riesce a realizzare un film che si muove tra diversi piani di narrazione, ognuno dei quali è molto godibile. Ottimo cast e musiche adeguate.
In sintesi, mai nessuna opera horror di così bassa durata ha mantenuto una così alta qualità.
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anonimo
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martedì 24 giugno 2008
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un film tv, un gioiello del horror
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piccolo gioiello del cinema horror è quello di john carpenter, nato come film tv per la serie master of horror, di cui la gran parte degli altri film si dovrebbero evitare.
cigatette burs, e un film teso ed inquietante, certo è anche un pò splatter, ma è normale per un film di Carpenter.
un cinefilo, vuole vede La Fin Absolue du Monde, un film talmente mostruoso, violento, un film che porta alla pazzia, all'asperazione, all'odio e alla morte.
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