tony montana
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domenica 17 ottobre 2010
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disgustante e realistica cronaca nera
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Disturbante e disgustante cronaca della vita di un gruppo di skinheads australiani allo sbando. Ragazzi dalla testa rasata che si incontrano, vivono insieme, escono la notte organizzati come una squadra di pestaggio e terrore, leggono il Mein Kampf e si abbandonano a squallidi festini all'insegna di sesso, birra scadente e rock' n roll. Ma la storia va oltre, vuole arrivare aldilà di quegli occhi, di quello sguardo folle che Russell Crowe interpreta con bravura magistrale e solenne rigore recitativo (forse tradito nelle ultime scene, dove il Crowe va' un po' troppo sopra le righe... ma chissà quanta e' stata farina del suo sacco o volere del regista).
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Disturbante e disgustante cronaca della vita di un gruppo di skinheads australiani allo sbando. Ragazzi dalla testa rasata che si incontrano, vivono insieme, escono la notte organizzati come una squadra di pestaggio e terrore, leggono il Mein Kampf e si abbandonano a squallidi festini all'insegna di sesso, birra scadente e rock' n roll. Ma la storia va oltre, vuole arrivare aldilà di quegli occhi, di quello sguardo folle che Russell Crowe interpreta con bravura magistrale e solenne rigore recitativo (forse tradito nelle ultime scene, dove il Crowe va' un po' troppo sopra le righe... ma chissà quanta e' stata farina del suo sacco o volere del regista). Così, questa storia nera, questa cronaca ( non priva di difetti di una sceneggiatura esordiente ) portano necessariamente all'esplorazione dei sentimenti. "Romper Stomper" diventa così melodramma, quasi tragedia greca... Il cameratismo fra il capo-banda Crowe e il suo migliore amico, il suo prediletto - un rapporto che sembra essere veramente uscito dai versi di Omero e, per tanto, pieno di un'ambiguità omoerotica che non può sfuggire allo spettatore attento, ma che rimane sempre raccontato con estrema discrezione - viene messo a dura prova dalla comparsa di una ragazza, visionaria, epilettica, pazza e tentatrice. Una quasi-donna-quasi-bambina, che come una tragica Elettra sfugge dal babbo-orco e sogna il momento in cui la madre si reincarnerà in uno dei suoi futuri figli. Allora scoppia la passione, selvaggia, con il capo-banda. Poi un sentimento più leggero, più discreto, sicuramente più innocente, con il suo favorito. Sullo sfondo, un coro maschile di sballati e squinternati, che incarnano una folle furia razzista. Come controparte, un coro femminile, piccolo piccolo, fatto di due ragazze shampista-alternative, coloratissime eppure diafane, quasi ultraterrene. sono quasi due divinità che non agiscono, fanno da spettatrici, aiutano il gruppo nel momento della crisi maggiore e poi, ironicamente, proprio in quanto divinità, vengono cacciate via. Il film inquieta, ci si accorge che in fondo, a parte litri di birra, questi ragazzotti non fanno nemmeno uso di droghe, quindi la ragione della loro follia non può nemmeno essere ricercata nella piaga sociale più diffusa in certi ambienti. Il segreto e' la mente, la loro mente malata e la soluzione (che redimerà la ragazza e il suo giovane amante) sta forse nel recupero di un'innocenza perduta. Ottima scelta della fotografia, sempre molto gelida e grigia, ma con cambiamenti di colore enormemente significativi, seppure molto sottili (degno di nota il leggerissimo cambiamento cromatico durante l'energico mini-monologo di Crowe in primo piano durante l' "assedio" dei vietnamiti). La regia non dice nulla, ma si limita a mostrare, persino mettendo a paragone due scene di sesso completamente l'una diversa dall'altra e, per questa ragione, molto significative. Buona la sceneggiatura, che si limita a usare il linguaggio graffiante della strada. Però forse, a volte, si poteva fare di più. La scena finale e' un prodigio di dramma e spietata ironia della vita. Un gran bel film, retto da grandi interpretazioni, dagli attori principali alle comparse, veramente tutte bravissime, un inquietante cult che non deve essere dimenticato. Il gladiatore Russell Crowe, ha iniziato la sua carriera alla grande.
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karlo
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mercoledì 23 dicembre 2009
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non male
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visto almeno 20 anni fa, passato in tv a tarda notte, è sicuramente un film da vedere perchè accanto a scnene sicuramente banali ve ne sono altre che si ricordano a lungo, c'è poi qualche frase carina e una bella colonna sonora.Ambientazione e vittime diversi dal solito.
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fulvia
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domenica 8 marzo 2009
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migliore rispetto agli altri del genere
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Ho visto in questi giorni "Teste rasate" "Hooligans" e "Skinheads". Quest'ultimo,nonostante violento nel linguaggio e nelle azioni, spiega con dovizia di particolari il mondo di questi naziskin fanatici e brutali. Decisamente preferivo il Russel Crowe de"Il gladiatore",ma se devo essere sincera,in questa pellicola ha dato un'ampia e completa visione di quel ruolo che stava interpretando. Rispetto agli film che riguardano questo genere, skinheads è migliore. Provate a vedere gli altri due che ho elencato all'inizio e mi direte voi stessi!
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leonardo89
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sabato 22 novembre 2008
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mediocre
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un film potenzialmente molto ricco di significati ma che alla fine non dice nulla, la trama è molto confusa e incoerente,viene rappresentato in modo pessimo sia l'aspetto sociale e culturale del fenomeno naziskin sia la vicenda umana che si concentra attorno ad un patetico triangolo amoroso,roba da beautifull. Per chi fosse realmente interessato a questo genere di film consiglio la visione di "american history x" di Tony Kaye con Edward Norton e "the believer" di Henry Bean.
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dont talk to commies
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giovedì 28 agosto 2008
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film idiota
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1 NON RAPPRESENTA IL VERO MONDO SKIN HEAD
2 LA STORIA E' PESSIMA
3 I COSTUMI PURE
4 LA SCENEGGIATURA ANCHE
5 HO SPESO 10 EURO INUTILI PER QUESTO DVD
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ladymetal88
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sabato 31 maggio 2008
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mahhh
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bah....non è un capolavoro sulla realtà skin, ma è pur sempre abbastanza veritiero, anche se American history x non si batte...
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bfly
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martedì 26 febbraio 2008
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interessante
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Un film forte, ottimo cast, colonna sonora notevole. Peccato per la storiella d'amore e corna in un film non banale e che non si dimentica.
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serial killa
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lunedì 10 settembre 2007
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noia
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pessimo film, che non fa altro che proporre scene di violenza in modo insensato. Senza una vera storia ma solo risse o omicidi. Inutile e noioso
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nemo3
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domenica 30 maggio 2004
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naziskin
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Il film mostra la realtà razzista dell'immigrazione asiatica in Australia raccontando le vicende di un gruppo di nazi-skinheads, ma è anche una storia d'amore fra uno di questi e una ragazza epilettica. Niente male.
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