XX SECOLO RIPARTE DA SUSANNE BIER, ALLIEVA DI VON TRIER E ARTISTA DI QUALITÀ

La regista di Copenaghen inaugura insieme a Martin Scorsese la seconda parte della rassegna curata da Cesare Petrillo, in programma dal 12 dicembre al 5 febbraio al cinema Quattro Fontane di Roma.

Pino Farinotti, domenica 11 dicembre 2022 - Evento

Si riaccende, dopo il successo della prima parte, la rassegna XX secolo – L’invenzione più bella, con nuovi imperdibili appuntamenti in programma dal 12 dicembre al 5 febbraio al cinema Quattro Fontane di Roma.

Dopo la fortunatissima parentesi dedicata a mostri sacri come Stanley Kubrick, Yasujirô OzuJohn Ford, Jean Renoir, Marlene Dietrich e Marco Ferreri, si riparte lunedì 12 con il talento di Susanne Bier e la classe di Martin Scorsese.


Pino Farinotti racconta SUSANNE BIER, partendo dalla città che le ha dato i natali, Copenaghen.


Parafrasando Eugene O’ Neill, Copenaghen si addice al cinema. Ci sono nati due registi da storia del cinema: Carl Theodor Dreyer e Lars von Trier. E, nel 1960, Susanne Bier, artista di qualità. Ha portato nel cinema contenuti che sono soprattutto suoi, che derivano da una preparazione larga, profonda.

La troviamo studiare arte alla Hebrew University di Gerusalemme, poi a Londra dove si specializza in architettura all’ Architectural Association. Infine si diploma alla Danisch School of Film di Copenaghen. Ha ventisette anni, è pronta per il suo destino.

Com’è prassi quasi accreditata, i suoi esordi sono i videoclip. Il primo racconta la band tedesca "Alphaville", un gruppo pop-rock attivo soprattutto negli anni Ottanta. I primi lungometraggi non arrivano in Italia, e passano quasi inosservati. Ma poi ecco la commedia Freud Living Home (1991) da dove emergono quelle che saranno le tematiche che caratterizzeranno il percorso della Bier: l’introspezione psicologica dei personaggi, e l’intimità dei caratteri.

Nelle opere iniziali sente ancora l’influenza del maestro von Trier, poi stempererà la visione estrema e impietosa verso gli umani del regista. Cosa buona.

Comincia a farsi notare dal movimento col lungometraggio Affari di famiglia (1994), dove racconta la ricerca di un giovane orfano per ritrovare i genitori veri, scomparsi non si sa dove in Portogallo. Nel 2004 arriva Non desiderare la donna d’altri, che sarà distribuito in tutto il mondo. Si racconta la vicenda di Michael che ha tutto sotto controllo: una carriera militare di successo, una bella moglie e due figlie adorabili. Unico neo, suo fratello minore Jannik, uno sbandato che vive ai margini della legalità. Quando in una missione in Afghanistan Michael precipita col suo elicottero, tocca al fratello prendersi tutte le responsabilità della famiglia.

La Bier prosegue il suo percorso evolvendo le sue indicazioni, sempre più profonde e identitarie. Due titoli citabili. Dopo il matrimonio, del 2006: Jacob vive da molti anni in India, dove ha iniziato e abbandonato diversi progetti di volontariato, è stato lasciato dalla donna che amava e ha disperatamente tentato di sfuggire alla sua condizione di alcolizzato. Costretto a tornare in patria per ottenere una cospicua donazione che gli permetta di continuare a occuparsi dell’orfanotrofio dove si è ritagliato il ruolo di buon samaritano, Jacob ritroverà un pezzo del suo passato che inevitabilmente gli cambierà la vita.

In un mondo migliore è un titolo di qualità assoluta. Con due segnali decisamente importanti. Nel 2011 ha vinto Oscar e Golden Globe come Miglior Film Straniero. Merita il racconto integrale, che comprende considerazioni generali sui contenuti della Bier

Christian non ride e non perdona mai. Rimasto orfano si trasferisce in Danimarca con il padre; nella nuova scuola incontra Elias, timido, pestato dai bulli, genitori perfetti sul lavoro e meno nella coppia. I due scolaretti cominceranno insieme un cammino verso il male sotto gli occhi impotenti dei pur coscienziosi genitori.

Come in Dopo il matrimonio, la Bier imposta un racconto spola tra famiglia e diverse realtà: povertà e ricchezza. In un mondo migliore quindi è un viaggio a colpi di montaggio alternato tra l’Africa dei medici da campo e la Danimarca opulenta dei borghesi. Allieva di Lars von Trier, la regista ha qualche lascito del dogma: le zoomate improvvise nei momenti cruciali, ma più che forma porta in dote quel contenuto raggelante e intenso, bollino di qualità dei film danesi. “C’è del marcio in Danimarca” e ovunque. Non esiste primo o terzo mondo: con una regia di minimalismo deciso l’autrice danese evita i sociologismi e suggerisce, con tensione costante e perfetta, che la violenza nasce in qualsiasi luogo e condizione sociale, non c’è contesto o spiegazione socioculturale che tenga. La civiltà e il progresso sociale sono bei vestiti da indossare ma si rovinano quando c’è lutto, morte, sofferenza: tre bestie divoratrici dell’evoluzione simbolo del Nord Europa. I genitori, vessilli della buona educazione, sono la parte più debole e soccombono all’ira dei figli che non riescono pure sforzandosi a guidare, perché l’istinto ha una marcia in più.

I FILM DI SUSANNE BIER IN PROGRAMMA

Lunedì 12 dicembre
ore 17.45: Open Hearts 113’ 

Martedì 13 dicembre
ore 18.10: Non desiderare la donna d’altri (Brødre) 117’
ore 20.30: Dopo il matrimonio (Efter brylluppet) 120

Mercoledì 14 dicembre
ore 15.45: Open Hearts 113’ - REPLICA
ore 18.10: In un mondo migliore (Haevnen) 118’

Lunedì 19 dicembre
ore 18.10: The One and Only (Den eneste ene) 106'

Martedì 20 dicembre
ore 15.45: Dopo il matrimonio (Efter brylluppet) 120’ - REPLICA

Mercoledì 21 dicembre
ore 18.15: Love is All You Need (Den skaldede frisør) 116’

ALTRE NEWS CORRELATE
EVENTO
Simone Granata - mercoledì 24 settembre 2025
I grandi film della Mostra di Venezia, di Cannes, della Berlinale e non solo arrivano in anteprima dal 25 settembre al 3 ottobre. Vai all’articolo »
EVENTO
venerdì 19 settembre 2025
I grandi film della Mostra di Venezia, di Cannes, della Berlinale e non solo arrivano in anteprima nelle sale milanesi. Dal 25 settembre al 3 ottobre. Scopri lo speciale »
 
EVENTO
Davide Zazzini - martedì 16 settembre 2025
Dal 18 al 30 settembre torna l’iniziativa che permette di vedere in anteprima una selezione di film della scorsa Mostra del Cinema. Vai all’articolo »