LOCARNO FILM FESTIVAL 2019, VITALINA VARELA VINCE IL PARDO D'ORO

Il film di Pedro Costa si aggiudica anche il premio per l'interpretazione femminile, mentre il Pardo per la miglior regia va a Damien Manivel.

Tommaso Tocci, domenica 18 agosto 2019 - Festival

Era il film dalle maggiori aspettative tra quelli del Concorso, e puntuale è arrivato anche il Pardo d'oro a sancire l'impatto sul festival: Vitalina Varela, nuovo film di Pedro Costa, è il vincitore del premio principale del Festival di Locarno 2019. Quello di Costa era il nome più forte tra i 17 che hanno portato in Svizzera esempi di cinema emergente, stimolante, spesso difficile. Difficile è di certo il cinema del regista portoghese, che da sempre divide gli appassionati; non c'è dubbio però che un riconoscimento così importante fosse solo questione di tempo, dopo che il precedente Cavallo Denaro aveva ottenuto il premio per la miglior regia sempre a Locarno nel 2014.

Densa opera di notturni e di monologhi, la storia di Vitalina Varela è quella della sua protagonista (l'identità tra film e figura centrale è resa ancora più importante dal secondo premio ricevuto, quello all'interpretazione femminile), donna di Capo Verde che sbarca a Lisbona tre giorni dopo la morte del marito.

La continuità con i film precedenti trova Costa di nuovo alle prese con l'esplorazione dei sobborghi della capitale attraverso i volti degli abitanti, catturati in immagini dalla forza straordinaria in un tempo dilatato (giusto citare qui un film non presente nel palmares ma vicino nello spirito - O Fim do mundo di Basil da Cunha, che osserva dall'interno la bellezza nascosta di un quartiere a nord della capitale).
Tommaso Tocci

Il Premio speciale della Giuria va invece al coreano Height of the Wave, di Park Jung-bum, altro film sul traumatico impatto di una donna all'arrivo in una nuova comunità, ma stavolta declinato in una sfuggente negazione del genere poliziesco: invece di essere svelato, il crimine inghiotte chi lo insegue.

Il miglior regista, per la giuria presieduta da Catherine Breillat, è il francese Damien Manivel, che in Isadora's Children ha realizzato una delle opere più originali di questa edizione. Quattro donne sono messe in relazione tra loro, senza molte parole, dall'adattamento contemporaneo di una danza creata dalla ballerina Isadora Duncan. La regia di Manivel amplifica e celebra ogni gesto, inseguendo una sorta di epifania cinetica che trascende le epoche e perfino le individualità.

A far compagnia a Vitalina Varela, come miglior attore maschile troviamo Regis Myrupu, che pur non interpretando esattamente se stesso mette molto della propria identità nel ritratto di Justino, guardiano portuale di Manaus in The Fever: un corpo fuori posto che manifesta il proprio disorientamento attraverso una misteriosa malattia. Descrizione simile si potrebbe dare di The Science of Fictions di Yosep Anggi Noen, che re-immagina lo sbarco sulla luna come un imbroglio "girato" in Indonesia. A farne le spese è il povero Siman, traumatizzato dalla visione, che come Justino in The Fever diventerà una presenza ectoplasmatica in un contesto urbano indifferente.

The Science of Fictions ha ricevuto una Menzione Speciale in compagnia di Maternal (guarda la video recensione), unico film italiano del Concorso, a firma di Maura Delpero. Uno sguardo documentaristico su una realtà lontana ma vicina, incentrato su un istituto religioso di Buenos Aires dove si rifugiano le ragazze madri senza altro supporto: l'esordio è promettente, e la Menzione della giuria premia il cinema italiano più aperto al mondo e più coraggioso nell'offrire nuove prospettive.

Una Locarno più piovosa del solito cala dunque il sipario su un festival animato dagli incontri con personaggi come Bong Joon-ho, Hilary Swank e John Waters, anche se la figura fondamentale è stata quello di Lili Hinstin, direttrice artistica all'esordio che i frequentatori del festival hanno avuto modo di studiare da lontano, nei discorsi dal palco e nelle interviste, e da vicino, vedendola mescolarsi a giornalisti e addetti ai lavori nei bar intorno alla Piazza Grande ogni sera.

Il suo primo programma è nel segno della continuità, con un buon Concorso pur senza sussulti e rivelazioni (tra gli altri, hanno suscitato buone impressioni South Terminal, Cat in the Wall, Echo e la conferma post-Sundance di The Last Black Man in San Francisco) e una sezione Piazza Grande la cui impostazione andrà giudicata sul lungo periodo, con il rebranding della seconda serata e senza un'attrazione assoluta come il C'era una volta a Hollywood (guarda la video recensione) di Tarantino.


L'elenco completo dei premi:

Concorso Internazionale
Pardo d'oro (Golden Leopard), Grand Prize of the City of Locarno
VITALINA VARELA by Pedro Costa, Portugal

Premio speciale della giuria (Special Jury Prize) of the Cities of Ascona and Losone
PA-GO (Height of the Wave) by PARK Jung-bum, South Korea

Pardo per la migliore regia (Leopard for Best Direction) of the City and Region of Locarno
Damien Manivel for LES ENFANTS D'ISADORA, France/South Korea

Pardo per la migliore interpretazione femminile (Leopard for Best Actress)
Vitalina Varela for VITALINA VARELA by Pedro Costa, Portugal

Pardo per la migliore interpretazione maschile (Leopard for Best Actor)
Regis Myrupu for A FEBRE by Maya Da-Rin, Brazil/France/Germany

Special Mention
HIRUK-PIKUK SI AL-KISAH (The Science of Fictions) by Yosep Anggi Noen, Indonesia/Malaysia/France
MATERNAL by Maura Delpero, Italie/Argentine

Concorso Cineasti del presente

Pardo d'oro Cineasti del presente (Cineasti del presente Golden Leopard)
BAAMUM NAFI (Nafi's Father) by Mamadou Dia, Senegal

Premio per il migliore regista emergente (Best Emerging Director Award) of the City and Region of Locarno
143 RUE DU DÉSERT by Hassen Ferhani, Algeria/France/Qatar

Premio speciale della giuria Ciné+ Cineasti del presente (Special Jury Prize)
IVANA CEA GROAZNICA (Ivana the Terrible) by Ivana Mladenovic, Romania/Serbia

Special Mention
HERE FOR LIFE by Andrea Luka Zimmerman, Adrian Jackson, United Kingdom

Moving Ahead

Moving Ahead Award
THE GIVERNY DOCUMENT (SINGLE CHANNEL) by Ja'Tovia M. Gary, USA/France

Special Mentions
THOSE THAT, AT A DISTANCE, RESEMBLE ANOTHER by Jessica Sarah Rinland, United Kingdom/Argentina/Spain
SHAN ZHI BEI (Osmosis) by ZHOU Tao, China

First Feature Swatch First Feature Award
BAAMUM NAFI (Nafi's Father) by Mamadou Dia, Senegal

Swatch Art Peace Hotel Award
LA PALOMA Y EL LOBO (The Dove and the Wolf) by Carlos Lenin, Mexico

Special Mention
INSTINCT by Halina Reijn, Netherlands
FI AL-THAWRA (During Revolution) by Maya Khoury, Syria/Sweden

Pardi di domani Concorso internazionale

Pardino d'oro for the best international short film - Premio SRG SSR
SIYAH GÜNES (Black Sun) by Arda Çiltepe, Turkey/Germany

Pardino d'argento SRG SSR for the Pardi di domani International competition
UMBILICAL by Danski Tang, USA

Pardi di domani Best Direction Prize
PIANIFICA OTPUSK (Leave of Absence) by Anton Sazonov, Russia

Premio Medien Patent Verwaltung AG Prize
WHITE AFRO by Akosua Adoma Owusu, Ghana/USA

Concorso nazionale Pardino d'oro for the best Swiss short film - Premio Swiss Life
MAMA ROSA by Dejan Barac, Switzerland

Pardino d'argento Swiss Life for the Pardi di domani National competition
TEMPÊTE SILENCIEUSE by Anaïs Moog, Switzerland

Best Swiss Newcomer Prize
TERMINAL by Kim Allamand, Switzerland

Variety Piazza Grande Award

INSTINCT by Halina Reijn, Netherlands

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