nico g.
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venerdì 22 giugno 2012
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capolavoro che come tale non invecchia
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Una punta di diamante della cinematografia italiana d'animazione. Immediatamente bello nell'essenzialità dei suoi disegni, nonostante i movimenti ridotti al minimo; divertente con le sue gag ricche di fantasia e impatto (le formiche fameliche, l'abnegato cane da guardia, gli spari subacquei racchiusi in bolle), precursore di quell'intelligente ironia italica verso il "pianeta western", basti pensare alla pepita nella scatola di detersivo. Lo vidi da bambino, a cinque anni circa e poi di nuovo a una quarantina, con lo stesso risultato: la contentezza di aver visto un gran bel lungometraggio animato. E' la dimostrazione che il grande cinema non invecchia.
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gus da mosca
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lunedì 9 giugno 2008
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20 anni prima dei manga
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Geniale anticipazione di 30 anni di evoluzione della grafica animata. Guardando e riguardando questo "cartone" ci si rende conto di quanto l'ultima frontiera dell'animazione 3D si stia fermando ad una pura dimostrazione di ripetizione della realta': un cortocircuito che la sta confinando rapidamente nella ripetetivita' e ad una creativita' limitata a caratteri, repliche della realta'. 30 anni fa il "limitato" 2D spingeva un precursore del "minimalismo manga" sulla strada della massima creativita' grafica. Pensate che questa stilizzazione animata, un 2D "esasperato e quasi-cubista", nasceva negli anni disneyani dell'animazione fluida ed edulcorata o della dinamica realisticamente grottesca dei Loony Toons.
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Geniale anticipazione di 30 anni di evoluzione della grafica animata. Guardando e riguardando questo "cartone" ci si rende conto di quanto l'ultima frontiera dell'animazione 3D si stia fermando ad una pura dimostrazione di ripetizione della realta': un cortocircuito che la sta confinando rapidamente nella ripetetivita' e ad una creativita' limitata a caratteri, repliche della realta'. 30 anni fa il "limitato" 2D spingeva un precursore del "minimalismo manga" sulla strada della massima creativita' grafica. Pensate che questa stilizzazione animata, un 2D "esasperato e quasi-cubista", nasceva negli anni disneyani dell'animazione fluida ed edulcorata o della dinamica realisticamente grottesca dei Loony Toons. Se dall'Est Ungaro-film proponeva filiformi animazioni da albori del cinema e Hanna e Barbera sfornavano sottoprodotti seriali, Bozzetto anticipava con questa sua opera la dinamica e l'espressivita' che oggi animano il manga (fatte le dovute differenze culturali, ovviamente). Una lezione ancora valida per il 3D hollywoodiano, troppo "industriale" per stimolare in modo artisticamente creativo la fantasia del moderno catoonist e gia' rischiosamente orientato ad una competitiva produzione intensiva, piu' che a quella innovativa. Negli anni successivi l'animazione di Bozzetto rientrava nei canoni "pop" dell'epoca con la serie del Signor Rossi e con altri lungometraggi graficamente meno innovativi, che isolavano quest'opera, rendendola ancora piu' unica ed esclusiva.
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