Il film, anche se non è stato commercialmente ben distribuito, presenta momenti validi senza però quasi mai ottenere quella forza che conquista lo spettatore.
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Verso la fine degli anni '50 lo psichiatra Dr. Alan Stone (Richard Gere), sotto sua domanda, viene accolto presso l'ospedale psichiatrico Ypsilanti nel Michigan per mettere a prova una sua nuova teoria su tre schizofrenici pazienti convinti di essere Cristo e non sopportandosi a vicenda.
Il film, anche se non è stato commercialmente ben distribuito, presenta momenti validi senza però quasi mai ottenere quella forza che conquista lo spettatore. Alterna sequenze gradevoli, mai avvincenti, ad altre meno interessanti ma quel che risalta di più sono proprio i tre Cristi ben interpretati dagli attori, con un certo misurato richiamo al capolavoro di Milos Forman. In questo contesto si poteva fare di più, il buon soggetto, adattamento cinematografico del libro di psicologia (I tre Cristi- Storia dell'esperimento più folle del mondo) avrebbe potuto scrutare ed esplorare più a fondo i misteri della mente dei tre personaggi dando quella carica maggiore alla storia, senza restare tanto fedele al libro-dossier originale. Anche la relazione dottore-assistente-moglie resta alquanto sibillina, sicuramente agganciata alla fedeltà dei fatti interpersonali, sottraendo quindi quello stacco di cui il film avrebbe avuto bisogno. Nel complesso comunque il risultato è interessante, il film distrae ma non ci resta ancorato con un Richard Gere come sempre ben immedesimato e concreto nel suo personaggio.
Piccola parentesi, la presenza di due attori della famosa serie "Game of Throne", Peter Dinklage e Charlotte Hope.
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