QUANDO I TEDESCHI NON SAPEVANO NUOTARE, IL RACCONTO INEDITO DELLA RESISTENZA NEL POLESINE

Elisabetta Sgarbi raccoglie in un libro-DVD vicende poco note della sua terra.

Pino Farinotti, venerdì 11 gennaio 2019 - News

Trattasi di libro con allegato DVD, a cura di Elisabetta Sgarbi e Eugenio Lio. La Sgarbi fedele alla sua terra, il Basso Ferrarese, diventa una narratrice appassionata di una vicenda che non fa parte della memoria popolare ed epica della Resistenza, e proprio per questa ragione finisce per essere un prezioso tesoro nascosto che andava recuperato.

C'è anche una parte di memoria del cinema, memoria nobile, ed è importante e quasi esclusiva, la si deve a Roberto Rossellini, al suo Paisà, secondo titolo della cosiddetta trilogia della guerra antifascista: il primo è Roma città aperta, il terzo Germania anno zero. Paisà è formato da sei episodi che seguono l'avanzata degli alleati lungo lo stivale. Si parte dunque dalla Sicilia, si sale a Napoli, Roma, Firenze, l'Appennino emiliano, infine, ultimo racconto "Porto Tolle", la cittadina sul Po, in provincia di Rovigo. Nell'inverno del 1944 la zona del Delta vede le brigate partigiane combattere i tedeschi, sostenute dai paracadutisti americani. Ci sono episodi di violenza e di rappresaglia estremi. I partigiani prigionieri vengono gettati nel Po con le mani legate.

Una delle sequenze mostra un partigiano morto, legato a un salvagente, con un cartello "partigiano" come avvertimento. È questo, appunto, il contributo, rigoroso, con una verità da documentario, di Rossellini, alla resistenza sul Po. Il film di Elisabetta Sgarbi contiene interviste inedite a Bernardo Bertolucci, Riccardo Calimani, Ermanno Olmi. La musica è a cura di Franco Battiato. La qualità... è alta.
Pino Farinotti

Il testo della quarta di copertina del libro: "Nonostante l'ultimo episodio di Paisà di Roberto Rossellini e i racconti di Giorgio Bassani, la resistenza nel Basso Ferrarese e nel Polesine è stata meno considerata, forse perché si è creduto che la resistenza non fosse possibile in pianura, men che meno nelle zone del Delta. Invece, la pianura, i canali, l'impossibilità di nascondersi hanno generato un tipo specifico di Resistenza, che ha avuto i suoi martiri e i suoi eroi; che ha generato ferite e memorie. Raccogliendo episodi e testimonianze di chi ne ha fatto parte, si è cercato di ricostruire le tracce di una Resistenza, magari più irregolare, ma qualitativamente e quantitativamente inequivocabile. La liberazione del comune di Bondeno da pare delle sole donne; il vigliacco assassinio di Ludovico Ticchioni, ragazzo ferrarese di 17 anni; Walter Feggi che consegna agli alleati la minuta dei fondali del Delta; Bonatti e le Zampine di Stentia; le testimonianze di chi ha visto i tedeschi annegare a migliaia nelle acque del Po; i racconti di Bernardo Bertolucci e Ermanno Olmi. Questi sono solo alcuni dei fatti riconvocati alla memoria del cinema".

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