KUBO E LA SPADA MAGICA: PUÒ ESSERCI POESIA IN UN FILM D'ANIMAZIONE?

Il film di Travis Knight è ambientato nel leggendario antico Giappone. Candidato all'Oscar e ora su Infinity.

Alessandro Buttitta, giovedì 5 aprile 2018 - Infinity

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Ci può essere poesia in un film d'animazione? Si possono toccare le corde più delicate dell'animo umano seguendo le peripezie di personaggi mossi dallo stop-motion? Chi ha visto Kubo e la spada magica giura di sì. Trasportati in un Giappone antico dove i samurai sono eroi leggendari, dove il folklore prende straordinariamente vita, più di uno spettatore ha garantito che esistono opere che sono nate per andare dritte al cuore dei sentimenti.

Il protagonista di questa storia è Kubo, un ragazzino cieco da un occhio, un cantastorie che allieta gli abitanti del paese in cui vive attraverso l'uso sapiente degli origami.
Alessandro Buttitta

Egli si prende cura della madre, l'amorevole Sariatu. Un giorno, contravvenendo agli ordini di quest'ultima, Kubo scopre che ci sono tanti misteri sulla sua famiglia. Si mette così alla ricerca dell'armatura del padre, un guerriero di cui poco prima ignorava l'esistenza. In questo viaggio, ricco di incontri, viene accompagnato da Scimmia e Scarabeo, due personaggi assai misteriosi che saranno decisivi per la sua crescita. Passo dopo passo il ragazzo dovrà affrontare streghe, creature sovrannaturali e molto altro ancora; dovrà fare soprattutto i conti con un passato non facile da accettare.

Finito nella cinquina degli Oscar 2017 per la categoria riservata ai migliori film d'animazione, Kubo e la spada magica è uno dei titoli più rappresentativi di Laika Entertainment, casa di produzione specializzata nello stop motion, che negli anni ha visto crescere sempre più le sue quotazioni nel mercato cinematografico. Nel 2009 arriva l'exploit con Coraline e la porta magica, seguito cinque anni più tardi dall'irresistibile Boxtrolls - Le scatole magiche.

In foto una scena del film Kubo e la spada magica.
In foto una scena del film Kubo e la spada magica.

Kubo e la spada magica, in sala nel 2016 per la regia di Travis Knight, mostra la straordinaria abilità degli scenografi e tecnici degli effetti speciali in forza alla Laika. Con uso di stampanti 3D e marchingegni realizzati appositamente per il film, si sono ricreati scenari e ambientazioni che fanno rivivere il Giappone medioevale in tutto il suo splendore. "Una sfida enorme", ha sottolineato a più riprese Steve Emerson, supervisore degli effetti visivi del film. "Abbiamo sperimentato cose mai fatte prima, ad esempio sui movimenti delle onde dell'oceano".

Da sottolineare inoltre come, in questa opera così suggestiva capace di trasportare in un Oriente tanto magico quanto realistico, ci sia anche un po' di Italia. Le musiche, impreziosite dal suono delle tre corde dello shamisen, sono firmate da Dario Marianelli, compositore toscano tra i più rinomati al mondo, vincitore di un premio Oscar e un Golden Globe per la colonna sonora del film Espiazione (2008)
Alessandro Buttitta

Kubo e la spada magica ha potuto contare sull'apporto di grandi attori. Per il doppiaggio originale, quello in lingua inglese, sono stati scelti interpreti del calibro di Charlize Theron, Matthew McConaughey, Ralph Fiennes e Rooney Mara. Per le voci italiane si segnala invece la presenza di Neri Marcorè. È lui a fornire spessore e ironia al personaggio di Scarabeo.

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