Una regia più matura, sicura e disinvolta per la seconda prova da regista dello scrittore Donato Carrisi. Recensione di Paola Casella, legge Veronica Bitto.
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Sono passati 15 anni da quando uno sconosciuto ha rapito Samantha Andretti mentre tornava a casa da scuola. Ora Samantha è una giovane donna che, sfuggita al suo carceriere, si trova in ospedale. Accanto a lei il dottor Green la aiuta a ricordare, mentre un investigatore privato è a caccia del colpevole.
Dopo La ragazza nella nebbia (guarda la video recensione), Donato Carrisi porta sul grande schermo un altro suo best seller. Il regista attinge a tutto il cinema di genere, in particolare quello di Dario Argento, campiona Morricone, e assembla tutto l'immaginario pop che il grande pubblico apprezza.La storia è ben costruita ma è molto concentrata sulla volontà di spiazzare lo spettatore. La struttura labirintica della narrazione, affascinante e legittimata dal titolo, finisce per confondere e mette a dura prova chi tenta di seguire le contorsioni della trama.
Il film L'Uomo del Labirinto, diretto da Donato Carrisi, è distribuito da Medusa.