Per la storia del cinema Apocalypse Now è come un monumento che punta a toccare il cielo. Recensione di Roy Menarini, legge Roberta Azzarone.
Il tuo browser non supporta i video in HTML5.
Per la storia del cinema, Apocalypse Now è come un monumento che punta a toccare il cielo. Dentro, c'è tutto: la guerra, la follia, la tragedia, l'umanità, la letteratura, la musica, la storia. Francis Ford Coppola ha concepito il film come un'opera d'arte totale. Il Vietnam è il teatro del fallimento di una nazione: i Doors e Wagner, il napalm e la bellezza, i bombardamenti e il surf, l'eroismo e la schiavitù: gli opposti si intrecciano dall'inizio alla fine, scuotendo lo spettatore e le sue certezze.
E Marlon Brando immola la sua icona al progetto del regista, offrendo a Kurtz la statura di personaggio leggendario.
Apocalypse Now sarà presentato alla presenza di Francis Ford Coppola alla XXXIII edizione del Cinema Ritrovato.