Trionfo per Don't Forget Me di Ram Nehariv, premiato come Miglior Film e per i suoi due interpreti. Ottimo risultato per Kiss and Cry. Il pubblico sceglie À voix haute - La force de la parole.
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La 35esima edizione del Torino Film Festival si conclude con la vittoria di Don't Forget Me del regista israeliano Ram Nehari, storia di una ragazza anoressica e di un suonatore di tuba fuori di testa, fra reparti psichiatrici e centri di riabilitazione alimentare. Due giovani che si incontrano per caso e s'innamorano a modo loro, ma la speranza di una vita normale verrà loro negata da mille fattori, familiari e sociali. Ad assegnare i premi di Torino 35 è stata una giuria presieduta da Pablo Larraín (Cile) e composta da Gillies MacKinnon (Gran Bretagna), Petros Markaris (Grecia), Santiago Mitre (Argentina) e Isabella Ragonese (Italia).
Se a vincere tra gli attori sono Nitai Gvirtz (Miglior Interpretazione Maschile) per il film Don't Forget Me e - ex aequo - Emily Beecham e Moon Shavit (Miglior Interpretazione Femminile), rispettivamente per Daphne di Peter Mackie Burns e Don't Forget Me, l'altro exploit di questa edizione è appannaggio di Kiss and Cry della coppia Chloé Mahieu-Lila Pinell, che conquista sia il Premio per la Miglior Sceneggiatura che la Menzione speciale della Giuria (quest'ultima in condivisione con Lorello e Brunello di Jacopo Quadri). Si smarca invece il Pubblico del TFF, che sceglie di premiare À voix haute - La force de la parole di Stéphane De Freitas.
Nella sezione Internazionale.doc a vincere come Miglior Documentario è M-1 di Luciano Pérez Savoy, mentre il Premio Speciale della Giuria va a Sans Adieu di Christophe Agou. In Italiana.doc la spunta Diorama di Demetrio Giacomelli mentre il Premio Speciale della Giuria è di Talien di Elia Mouatamid.
Tra gli altri premi assegnati dal TFF si segnalano il Premio Cipputi al Miglior Film sul mondo del lavoro (a Lorello e Brunello di Jacopo Quadri), il Premio Scuola Holden per la Miglior Sceneggiatura (a Morto Stalin, se ne fa un altro), il Premio Avanti (assegnato a Don't Forget Me) e il Premio Gli occhiali di Gandhi (ex-aequo a Talien e Balon di Pasquale Scimeca).