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biox
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giovedì 4 dicembre 2025
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manca un senso
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Masturbazioni intellettuali. Non esiste il senso, tanti dialoghi (presuntamente) intelligenti, diatribe filosofiche sul nulla, se questa è Yale (non credo), poveri noi.
Questa idea che una storia (falsa, verosimile, vera) sia lo specchio di un tempo, di una contemporaneità, di un significato è tipico del nostro tempo. Vedo personaggi costruiti da una sceneggiatura mediocre, piena di stereotipi, e immancabile la molestia (lo stupro forse) come metafora (di cosa ? del rapporto uomo-donna ? del potere ? del "siamo tutti colpevoli" ? poteva mancare l'incesto ? e il suicidio carartico ? e la relazione lesbica ?). Gente che si parla addosso, se non fossero upper class non interesserebbero a nessuno.
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Masturbazioni intellettuali. Non esiste il senso, tanti dialoghi (presuntamente) intelligenti, diatribe filosofiche sul nulla, se questa è Yale (non credo), poveri noi.
Questa idea che una storia (falsa, verosimile, vera) sia lo specchio di un tempo, di una contemporaneità, di un significato è tipico del nostro tempo. Vedo personaggi costruiti da una sceneggiatura mediocre, piena di stereotipi, e immancabile la molestia (lo stupro forse) come metafora (di cosa ? del rapporto uomo-donna ? del potere ? del "siamo tutti colpevoli" ? poteva mancare l'incesto ? e il suicidio carartico ? e la relazione lesbica ?). Gente che si parla addosso, se non fossero upper class non interesserebbero a nessuno. Questo film non lascia nulla ma sarà "brodo di giuggiole" per chi ci marcia, ma senza un senso.
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giovedì 27 novembre 2025
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ridateci il guadagnino degli esordi
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Ho amato Guadagnino dal primo fotogramma di Io sono l'amore, gridando al nuovo genio italiano. Ho continuato ad apprezzarlo in A bigger Splash, in Chiamami col tuo nome ma da quando ha lasciato le ambientazioni italiane non riesco a più a guardare un suo film con una certa ritrosia, un po' come è accaduto con Woody Allen quando ha rimpiazzato New York con ambientazioni diverse. Challengers e Bones &All addirittura non sono riuscita a terminarli, con After the Hunt mi sono impuntata fino alla fine, nonostante le ore 2 ore di film e i dialoghi eccessivamente prolissi e ricchi di tecnicismi, resi ancora più difficili da comprendere da una presa del suono pessima e da una colonna sonora irritante, ricca di suoni sovrastanti e acidi che mi hanno davvero indisposta.
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Ho amato Guadagnino dal primo fotogramma di Io sono l'amore, gridando al nuovo genio italiano. Ho continuato ad apprezzarlo in A bigger Splash, in Chiamami col tuo nome ma da quando ha lasciato le ambientazioni italiane non riesco a più a guardare un suo film con una certa ritrosia, un po' come è accaduto con Woody Allen quando ha rimpiazzato New York con ambientazioni diverse. Challengers e Bones &All addirittura non sono riuscita a terminarli, con After the Hunt mi sono impuntata fino alla fine, nonostante le ore 2 ore di film e i dialoghi eccessivamente prolissi e ricchi di tecnicismi, resi ancora più difficili da comprendere da una presa del suono pessima e da una colonna sonora irritante, ricca di suoni sovrastanti e acidi che mi hanno davvero indisposta. Luca torna a girare in Italia, che forse tornerai a fare meglio.
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signorbagheri
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mercoledì 26 novembre 2025
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non esistono fatti ma solo interpretazioni
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La sceneggiatura sembra un puro artificio retorico di un sofista tradotto in dialoghi serrati, anche troppo per essere seguiti facilmente, infarciti di psicologia spiccia e citazioni filosofiche da bar dello sport, per dire che tutte le cose possono essere viste in due modi esattamente opposti, ossia per dimostrare una teoria che somiglia nella sostanza al proverbiale detto popolare della scoperta di quella che noi comuni mortali chiamiamo acqua calda. Brava la Roberts, sempre, bravo Guadagnino, per qualche inquadratura azzeccata, ma nel complesso il film si fa fatica a guardarlo fino alla fine e io mi sono sforzato di arrivarci, pur non chiamandomi Pasquale, proprio per vedere dove voleva andare a parare.
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La sceneggiatura sembra un puro artificio retorico di un sofista tradotto in dialoghi serrati, anche troppo per essere seguiti facilmente, infarciti di psicologia spiccia e citazioni filosofiche da bar dello sport, per dire che tutte le cose possono essere viste in due modi esattamente opposti, ossia per dimostrare una teoria che somiglia nella sostanza al proverbiale detto popolare della scoperta di quella che noi comuni mortali chiamiamo acqua calda. Brava la Roberts, sempre, bravo Guadagnino, per qualche inquadratura azzeccata, ma nel complesso il film si fa fatica a guardarlo fino alla fine e io mi sono sforzato di arrivarci, pur non chiamandomi Pasquale, proprio per vedere dove voleva andare a parare. A nulla, ovvero alla sconsolante quanto ovvia considerazione che tutto sarebbe interpretabile come il suo contrario. Quindi un film che dovrebbe stimolare un giudizio contraddittorio, che si potrebbe definire furbetto per il fatto di condire un soggetto banale con tutti gli ingredienti necessari per avere successo oltreoceano oggi, il tema gender, quello delle molestie sessuali e una donna di colore come coprotagonista, ma anche sempliciotto e pretenzioso per voler dimostrare qualcosa di risaputo come se si trattasse di una idea geniale ed invece il giudizio risulta dialetticamente in contraddizione con la teoria della contraddizione, univoco ossia noioso.
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alessandro
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sabato 22 novembre 2025
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insostenibile leggerezza
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Fatti non foste per viver come bruti anche se l'Ego vi costringe nella vostra condizione, ? l'insostenibile leggerezza dell'essere che sottende il film di Guadagnino, una lotta infinita alla ricerca di qualcosa che percepiamo non poter comprendere e raggiungere con l'intelletto e con la vita. all'interno di un quadro che si vuole costruire perfetto ci si trova schiacciati dai desiderata e le vicende umane ci conduce ad una stanca armonia, un misto tra malinconia e "felicit?", le parole fanno mondo ed in un mondo di parole ci si perde se si tralascia la parola pi? importante: Amore..
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no_data
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domenica 2 novembre 2025
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petulanza
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È questa la caratteristica principale del film. Fate conto di vedere una commedia alla Woody Allen senza la sua leggerezza, ironia, saggezza. Uno sbrodolamento radical chic portato alle stelle.
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fabio
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sabato 1 novembre 2025
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una grandissima delusione
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Il film è estremamente lento, affronta temi importanti ma lo fa in modo banale e prevedibile. La trama presenta dinamiche ed evoluzioni poco credibili e la pretesa di lasciare spazio all’“immaginazione dello spettatore” non giustifica le molte debolezze narrative.
Da un regista già candidato a un Oscar ci si aspetta decisamente di più. Ah, non ha nulla di un thriller.
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eugenio
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venerdì 31 ottobre 2025
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guadagnino e la verit? velata
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Guadagnino e il non detto. Siamo in un campus universitario dove una docente Alma (Julia Roberts), conduce una vita apparentemente stabile insieme al marito ma ovviamente l'idillio si spezza quando una sua promettente dottoranda, solleva un’accusa di stupro nei confronti del professore (Garfield), grande amico di Alma. Ciò genererà una crasi nell'animo già provato di Alma, innescando una divisione netta tra chi crede alla versione di Maggie e chi difende Hank, trasformando l’ateneo in un campo di battaglia morale e mediatico.
Ma chi è realmente colpevole? Poco importa, l'intento di Guadagnino è indagare, esplorare i comportamenti dei nostri protagonisti, sottolinearne le fragilità, debolezze. Una caccia che è prima ancora analisi psicologica e controversa di una vicenda fin troppo nota in cui nulla però è palesato salvo pungolare lo spettatore a interrogarsi su ciò che è vero o meno Ne risulta un apologo in tempi post me too di una dinamica di potere in cui il confine tra verità e rappresentazione si chiude dentro un’indagine morale dove nessuno sembra essere innocente. Volutamente relativistico. Da vedere
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ivan il matto
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giovedì 30 ottobre 2025
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la caduta degli dei
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La Caduta degli Dei
Luca Guadagnino è forse, al momento, il regista italiano (Palermo classe 1971) più conosciuto negli Stati Uniti, le sue più recenti realizzazioni, infatti, (“Queer” e “Challengers”) prevedono comunque anche una produzione Nord Americana. Non fa eccezione il nuovissimo “After the hunt”, ambizioso progetto che spazia fra il calco di Woody Allen e una commedia nera, claustrofobico e tutto giocato fra i dialoghi dei docenti di filosofia dell’Università di Yale nel Connecticut. A darsi una “caccia” metaforica sono tutti i personaggi del film (un cast in stato di grazia con Julia Roberts e Andrew Garfield su tutti), parlandosi o inseguendosi fra corridoi, uffici, aule o lussuosi interni di appartamenti.
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La Caduta degli Dei
Luca Guadagnino è forse, al momento, il regista italiano (Palermo classe 1971) più conosciuto negli Stati Uniti, le sue più recenti realizzazioni, infatti, (“Queer” e “Challengers”) prevedono comunque anche una produzione Nord Americana. Non fa eccezione il nuovissimo “After the hunt”, ambizioso progetto che spazia fra il calco di Woody Allen e una commedia nera, claustrofobico e tutto giocato fra i dialoghi dei docenti di filosofia dell’Università di Yale nel Connecticut. A darsi una “caccia” metaforica sono tutti i personaggi del film (un cast in stato di grazia con Julia Roberts e Andrew Garfield su tutti), parlandosi o inseguendosi fra corridoi, uffici, aule o lussuosi interni di appartamenti. La vicenda ruota tutta intorno all’ “Influente” prof Alma Olsson (la suddetta Roberts) e alla denuncia di violenza subita da una sua brillante dottoranda, da parte del suo assistente/sodale Hank Gibson (Garfield), proprio dopo un party intellettuale a casa di Alma. La ‘caccia’ si dipana fra confronti serrati, rapporti sbiaditi, provocazioni e confessioni più o meno eclatanti nell’esclusivo ambiente accademicamente raffinato. Sul tappeto temi come la classica cultura liberal/inclusiva a stelle e strisce (Woke), la tolleranza, l’omosessualità e il politicamente corretto: tutti temi che l’attuale amministrazione Trump sta combattendo selvaggiamente. La pellicola assume i contorni di una lucida provocazione intellettuale sul concetto di verità, ma dove assistiamo anche ad un progressivo acuirsi degli scontri verbali, con il venir meno di figure ritenute integre e carismatiche fino a poco prima…una sorta di “Caduta degli Dei” sorpresi in tutta la loro fragilità. Però, se è vero che non tutte le ciambelle riescono col buco, anche Guadagnino stavolta prende uno scivolone. L’impaginazione perfetta, la colonna sonora jazzata che annovera addirittura Miles Davis ed un cast ideale non risollevano più di tanto un film troppo lungo, eccessivamente verboso, che nel decantare le ragioni di tutti finisce col perdere, progressivamente, il filo del discorso. Il finale un po' sconcertante ed ambiguo sembra, sinceramente, avvalorare queste ipotesi
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alex2044
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lunedì 27 ottobre 2025
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una lezione di regia
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Luca Guadagnino è un grande regista . I suoi film meritano quasi sempre 5 stelle per la regia , le storie invece qualche volta sono un poi' stiracchiate o almeno per me di minore interesse . Questo film ne è una dimostrazione . La storia è americana come di più non si può ma a me non ha acchiappato mica tanto . Sono europeo ed ho una certa età e quindi mi ci ritrovo poco in questa storia . Che ha anche una valenza generazionale . Insomma , tutto a posto, gli attori tutti bravi , tutto il resto è perfetto ,arredamenti locations vestiti , le musiche sono più che godibili ma senza provare noia un mio oh di stupore e soddisfazione non è arrivato .
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Luca Guadagnino è un grande regista . I suoi film meritano quasi sempre 5 stelle per la regia , le storie invece qualche volta sono un poi' stiracchiate o almeno per me di minore interesse . Questo film ne è una dimostrazione . La storia è americana come di più non si può ma a me non ha acchiappato mica tanto . Sono europeo ed ho una certa età e quindi mi ci ritrovo poco in questa storia . Che ha anche una valenza generazionale . Insomma , tutto a posto, gli attori tutti bravi , tutto il resto è perfetto ,arredamenti locations vestiti , le musiche sono più che godibili ma senza provare noia un mio oh di stupore e soddisfazione non è arrivato .
Continuerò a seguire Guadagnino perchè l'uomo è molto intelligente ed il regista è uno dei pochissimi italiani che ha una valenza internazionale e a noi italiani ci fa fare una bella figura . Per concludere 5 stelle per la regia , come ho scritto impeccabile ma 3 stelle per la storia .Quindi 4 stelle ed alla prossima con fiducia ..
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domenica 26 ottobre 2025
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titolo
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Ma cosa vuol dire il titolo del film ?
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