The Replicant

Povero Van Damme! Dopo miriadi di nemici affrontati e reduce da migliaia di fatiche, alla sua ventiduesima avventura si ritrova nei panni di un clone praticamente decerebrato con la briga di dover affronatre niente meno che sč stesso, che in "versione originale" č uno spietatissimo e micidiale serial killer. Un thriller fanta-genetico che mette in risalto tutta la potenza di una doppia intepretazione dell'ormai pluridecorata action star, sotto la salda regia di Ringo Lam (che ha diretto nel 1997 la star in Maximum Risk e successivamente nel 2003 in Hell), capace di caricare le sequenze d'azione in maniera tanto genuina, quanto efficace. Un prodottino semplice e sincero, alquanto inusuale per gli schemi del nostro divo e sicuramente saporito per i fans dell'azione. Ovviamente non aspettiamoci faville nč novitā di sorta. Le parvenze atipiche di questo film servono pių che altro a intrattenere aspettandosi qualcosa di pių coinvolgente della solita solfa targata Van Damme, e alla fine, nonostante alcune critiche negative, il film, riesce a mantenere le promesse fatte. Costato 25 milioni di dollari si muove velocemente lungo i binari del tetro e torbido thriller di maniera, inscenando una serie B torno a dire dirompente, godibile, alla fine realmente spettacolare. Inevitabile il consueto "Van Damme vs Van Damme" nel finale, in cui la star si auto-combatte, dandosele di santa ragione col suo clone buono, e inscenando come sempre quel sano carosello di violenza e fisicismo tipici della stragrande maggioranza delle sue pellicole. Un'avventura questa degna di nota, e particolarmente interessante. Discreto successo di pubblico al cinema e grande successo nell'home video. Consigliato.