FÁNHUA CHINESE FILM FESTIVAL, DAL 2 OTTOBRE A FIRENZE TORNA LA FINESTRA SULLA CINA

Saranno 15 i film che l’evento programmerà fino al 6 ottobre all’interno dell’iniziativa 50 giorni di Cinema.

Veronica Ranocchi, lunedì 30 settembre 2024 - Festival

Anche per l’edizione numero 4, il FánHua Chinese Film Festival si propone come una finestra sulla Cina contemporanea. Cogliendo l’occasione delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Marco Polo, il festival si conferma come uno spazio di approfondimento e dialogo fra culture. Dal 2 al 6 ottobre sarà possibile vedere 15 film che raccontano la Cina e non solo, sia sul grande schermo del cinema La Compagnia a Firenze

Film per tutte le età sia di autori affermati che di giovani talenti, con la partecipazione anche di ospiti internazionali. A questo si sommano una serata incentrata sui valori etici e morali, e sulla cultura della solidarietà e del volontariato, la matinée gratuita per le scuole, in collaborazione con Lanterne Magiche e tante iniziative collaterali gratuite. 
 

A inaugurare la rassegna Snow Leopard di Pema Tseden, scomparso nel 2023 e già “ospite” della rassegna con la proiezione del suo Balloon nella prima edizione. Un film, ambientato nelle montagne tibetane, che mostra come l’ambiente sia un elemento da preservare.

La seconda giornata si apre con la proiezione di cinque cortometraggi, direttamente da prestigiosi festival: A Tortoise’s Year of Fate, Sojourn to Shangri-la, All Tomorrow’s Parties, Goodbye First Love e The Poison Cat. In serata è prevista poi la proiezione di Growing Apart del regista esordiente Long Lingyun, dramma familiare sui drammatici effetti prodotti sulla società cinese dagli anni di attuazione della politica del figlio unico che segue un diciottenne che scopre di avere una sorellastra.

Il giorno successivo il festival si sposta nella regione del Canton con la proiezione di due anteprime italiane: Borrowed Time di Choi Ji, un viaggio sentimentale tra presente e passato, e Good Autumn, Mommy di Chen Shizhong per dare voce al femminile contro le superstizioni e le ingiustizie di un piccolo villaggio del sud, in collaborazione con Cesvot. 

La giornata di sabato si aprirà con la prima europea del film d’animazione Into the Mortal World di Ding Zhong, che unisce la mitologia cinese a tecniche di animazione moderne e che è ispirato alla fiaba classica cinese Il mandriano e la tessitrice dedicata agli innamorati. Nel pomeriggio spazio alla commedia surreale con Day Tripper di Chen Yanqi, ospite del festival, che racconta di una famiglia alle prese con un trasloco. A conclusione della serata il film presentato all’ultima mostra del cinema di Venezia dal titolo To Kill a Mongolian Horse di Jiang Xiaoxuan che racconta dei mandriani delle steppe della Mongolia Interna.

L’ultima giornata del festival vedrà in apertura due anteprime italiane incentrate sulla questione dell’identità e delle relazioni interpersonali. Il primo film è She Sat There Like All Ordinary Ones di Qu Youjia, ambientato nel mondo scolastico. Il secondo è All Ears di Liu Jiaying, sui temi della mortalità, dell’identità e della manipolazione della realtà.

Infine, a chiudere la quarta edizione del festival la proiezione di un classico del cinema cinese a 30 anni dalla sua prima: A Soul Haunted by Painting della regista Huang Shuqin, sulla vita della pittrice cinese Pan Yuliang.

Oltre a questo ricco programma anche una serie di eventi collaterali per assaporare la cultura cinese a 360 gradi: da una cooking class cinese a una cena tosco-cinese, passando per alcuni incontri, dibattiti e proiezioni di documentari.

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