C'ERA UNA VOLTA IN BHUTAN, UN FILM SEMPLICE MA DALLO SGUARDO ACUTO SU UN MOMENTO SPECIALE: LA PRIMA VOLTA ALLE URNE

Un'opera che ci costringe a interrogarci, senza che nessuno pretenda di farci la morale, su scelte e valori molto differenti dai nostri. Dal 30 aprile al cinema.

Giancarlo Zappoli, mercoledì 13 marzo 2024 - Recensioni

Bhutan 2006. Il re rinuncia a parte dei suoi poteri decidendo di indire per la prima volta elezioni democratiche. Alcuni funzionari statali vengono mandati nei villaggi per spiegare direttamente le dinamiche elettorali. In uno di essi un Lama decide di dotarsi di almeno un fucile per 'mettere le cose a posto'...

Al suo secondo film Pawo Choyning Dorji affronta le tematiche legate al suo popolo con uno stile diverso rispetto a Lunana - Il villaggio alla fine del mondo. Dal punto di vista occidentale un corpo elettorale formato da unità familiari e non da individui non può costituire un esempio di democrazia completamente attuata ma il film riesce ad offrire, con semplicità ma anche con sguardo acuto, la lettura di quali fossero le aspettative della monarchia e quanta confusione regnasse tra i sudditi. 

Ci viene chiesto di interrogarci, senza che nessuno pretenda di farci la morale, su scelte e valori molto differenti dai nostri.

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