MAESTRO(S), UN'OPERA LINEARE E RIFLESSIVA DOVE LA MUSICA (CON IL SUO POTERE SALVIFICO) È LA GRANDE PROTAGONISTA

Bruno Chiche costruisce un film che, ruotando attorno a un fraintendimento, scava a fondo nel rapporto tra un padre e un figlio, entrambi direttori d'orchestra. Film d'apertura del France Odeon 2022 e prossimamente al cinema.

Veronica Ranocchi, sabato 29 ottobre 2022 - Festival
Yvan Attal (59 anni) 4 gennaio 1965, Tel Aviv (Israele) - Capricorno. Nel film di Bruno Chiche Maestro(S).

François e Denis Dumar sono due direttori d’orchestra, ma sono soprattutto sono padre e figlio. Il loro rapporto, tutt’altro che idilliaco, è messo ancor più in discussione dopo un annuncio che rappresenta il sogno di una vita per chi ricopre un ruolo come il loro: la possibilità di dirigere un’orchestra al teatro alla Scala di Milano.

Maestro(s) è un film sul potere, spesso salvifico, della musica, sapientemente usata, non solo come contorno, ma anche come vero e proprio protagonista. Una musica che la fa da padrona e che prende sempre più campo, intensificandosi nei momenti chiave della vicenda, quasi prepotentemente. E, sempre prepotentemente, quasi sparisce nel momento di dialogo centrale, come a voler lasciare spazio a chi ha davvero bisogno di un confronto.

Quella messa in piedi da Bruno Chiche è un’opera riflessiva che, pur se prettamente drammatica, regala anche dei momenti più leggeri che aiutano a comprendere le tante sfaccettature di due personaggi tutt’altro che semplici, ma indubbiamente autentici.
 

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