Il film percorre strade già tracciate e cede il posto al melodramma politically correct. Recensione di Paola Casella, legge Veronica Bitto.
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Un gruppo di compagni di università decide di passare il suo Spring Break in Messico. L'ultima sera della vacanza i ragazzi incontrano un coetaneo che li indirizza a una chiesa abbandonata, dove decidono di giocare a "obbligo o verità". Ma il gioco, ahimé, non finisce con il ritorno all'università: una forza oscura li obbliga a continuare ed alza via via la posta.
Obbligo o verità percorre strade già tracciate. L'ironia della quale il genere dovrebbe nutrirsi è qui relegata a qualche battuta isolata, e cede il posto al melodramma politically correct.
In occasione dell'uscita al cinema di Obbligo o verità (guarda la video recensione), Veronica Bitto interpreta la recensione di Paola Casella.