Dal 20 al 28 aprile, per 9 giorni, il capoluogo friulano si trasformerà ancora una volta nell'epicentro europeo del cinema asiatico. A Brigitte Lin Ching Hsia il compito di tagliare simbolicamente il nastro della ventesima edizione.
Vent'anni fa. Sul tema è stato già detto tutto, forse anche di più. Canzoni. Aforismi prêt-à-porter. Libri. Film. La nostalgia ti aspetta dietro l'angolo, pronta a tenderti un agguato, ed esiste un unico modo per evitarla (o, quantomeno, per attutirne l'impatto): trasformare "vent'anni fa" in "tra vent'anni". Ecco perché il Far East Film Festival, simulando una certa noncuranza di fronte a quel 20 che campeggia nel logo, ha scelto di muoversi lungo una linea diversa. Lontana dalle tentazioni autocelebrative, lontana dal reducismo e, pur senza disporre dell'apposita sfera di cristallo, indirizzata verso il futuro: cos'è il cinema oggi e cosa sarà, appunto, tra vent'anni?
Per la prima volta nella storia del Festival, il Far East ha deciso di non sottoporre i "Fab 21" soltanto all'esame degli spettatori ma anche di una giuria internazionale altamente qualificata. Tre i componenti: il produttore hongkonghese Albert Lee, il produttore americano Peter Loehr e lo sceneggiatore italiano Massimo Gaudioso, firma storica del cinema di Garrone. Ai tradizionali audience awards udinesi per il miglior film, il Gelso d'oro assegnato dal pubblico e il Gelso nero assegnato dagli accreditati Black Dragon, si aggiungerà quindi il Gelso bianco per la migliore opera prima o seconda assegnato proprio da Lee, Loehr e Gaudioso.
Toccherà alla dea Brigitte Lin Ching Hsia il compito di tagliare simbolicamente il nastro della ventesima edizione, attesissima a Udine dal 20 al 28 aprile, e Udine, per 9 giorni, si trasformerà ancora una volta nell'epicentro europeo del cinema asiatico. 9 giorni di film e di incontri, al Teatro Nuovo e al Visionario, 9 giorni di eventi, disseminati nel cuore della città, per continuare a scoprire le somiglianze nelle differenze e le differenze nelle somiglianze. Per continuare a sommare persone e passione.
La costruzione dell'intero programma si è mossa su più fronti: quello geografico (11 cinematografie: Cina, Corea del Sud, Filippine, Hong Kong, Indonesia, Giappone, Malesia, Singapore, Thailandia, Taiwan, Vietnam), quello artistico (6 anteprime mondiali, 12 internazionali, 22 europee, 3 anteprime mondiali di film restaurati), quello tecnico (a proposito di futuro: sono 14 i titoli selezionati per Focus Asia, il project market del FEFF, e 15 i professionisti selezionati per Ties That Bind, il workshop internazionale Asia-Europa - più di 150 i partecipanti, da 35 paesi).