I primi due episodi della serie tv di Paolo Sorrentino saranno presentati fuori concorso alla 73. Mostra di Venezia.
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"Come Dio uno e trino, come la Madonna vergine e madre, come l'uomo nel bene e nel male": Lenny Belardo, al secolo Pio XIII, si definisce così, una contraddizione vivente. Il protagonista di The Young Pope, miniserie che Sky Atlantic manderà in onda a ottobre, è un Santo Padre giovane e bello - e il primo statunitense - nei suoi primi anni di pontificato nella miniserie in dieci episodi (all'inizio si parlava di otto) firmata da Paolo Sorrentino, che ha annunciato l'intenzione di sviluppare la serie intorno alla disamina delle contraddizioni insite nel rapporto tra fede e religione, tra Chiesa e potere, tra uomo e Dio.
Sorrentino, che ha sottolineato di aver optato per il mezzo televisivo in virtù della libertà creativa che concede, ha scelto per il suo debutto nella serialità la parabola di Lenny Belardo, il giovane pontefice che si circonda del fumo di una sigaretta piuttosto di quello dell'incenso per riflettere sulla propria natura e sul proprio ruolo per parlare dei "Segni evidenti dell'esistenza di Dio come della sua assenza; di come si cerca la fede e la si perda". La tensione tra santità e tentazioni, tra l'essere un semplice uomo e il capo della Chiesa, tra la carità cristiana e le esigenze di un potere da gestire con oculatezza saranno gli opposti in conflitto su cui la serie promette di indagare, spingendo il protagonista verso un viaggio necessariamente tormentato.
Nelle prime scene diffuse di The Young Pope, Pio XIII, che ha il volto dai lineamenti cesellati e severi dell'attore britannico Jude Law, annuncia e quasi glorifica la propria bipolarità mentre indossa i paramenti papali da emissario divino e poi se ne spoglia completamente tornando a essere solo un uomo. Una manciata di episodi sono destinati a cercare e forse rispondere al perché un uomo di per sé conflittuale - conservatore e rivoluzionario (ed è proprio la rivoluzione il suo intento dichiarato fin dal primo trailer della serie), calcolatore e compassionevole, arguto e ingenuo, pieno di dubbi e risoluto, potente e avverso alla piaggeria, impavido eppure terrorizzato dalla paura dell'abbandono - abbia scelto di diventato papa e in cosa consista la sua ribellione.
Sforzo produttivo internazionale considerevole, The Young Pope, le cui riprese sono iniziate l'estate scorsa tra l'Italia, Stati Uniti, Africa e Porto Rico, ha messo insieme un cast imponente: accanto a Law ci sono il premio Oscar per Io e Annie Diane Keaton nei panni di Mary, suora (lo era già stata nella comedy per la Tv Sister Mary Explains It All nel 2001) americana residente in Vaticano che ha cresciuto Lenny e lo ha aiutato nella sua scalata al potere, Allison Case nei panni di Mary da giovane, James Cromwell in quelli del mentore di Lenny Cardinal Michael Spencer, la belga Cécile de France in quelli della responsabile marketing del Vaticano Sofia, Silvio Orlando in quello del Segretario di Stato Cardinal Voiello, mentre Ludivine Sagnier sarà Esther, moglie di una guardia svizzera.
The Young Pope esordirà a ottobre sui canali Sky anche nel Regno Unito, in Irlanda, Germania e Austria, su Canal + in Francia, e negli USA su HBO, ma prima sarà presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, ormai avvezza a ospitare le produzioni non destinate alla sala (come Olive Kitteridge, Mildred Pierce, Beasts of No Nation) che proietterà in prima mondiale il 3 settembre le prime due puntate. Sorrentino torna a Venezia con il suo debutto seriale dopo esserci andato con il suo primo film quindici anni fa.