alucard666
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mercoledì 14 novembre 2012
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film da guardare
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Horror Italiano, Pupi avati riesce con una pellicola a basso costo a fare un film tutto sommato buono, racconta la magia ( cio' che pochi hanno fatto) come fosse una scenza, con prove ed esperimenti, come un qualcosa con delle regole che in parte sono note e in parte sono da scoprire; per fare questo film si sono anche fatte delle ricerche storiche sugli incantesimi dell'epoca....come non notare l'evocazione del prete all'inizio del film, e il libro La pseudomonarchia dei demoni, libro che racconta la gerarchia infernale secondo Wier. Belli i paesaggi di campagna e il ritmo del film che non e' sempre veloce, da' tempo all'eroe per poter investigare e accorgersi del raggiro.
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Horror Italiano, Pupi avati riesce con una pellicola a basso costo a fare un film tutto sommato buono, racconta la magia ( cio' che pochi hanno fatto) come fosse una scenza, con prove ed esperimenti, come un qualcosa con delle regole che in parte sono note e in parte sono da scoprire; per fare questo film si sono anche fatte delle ricerche storiche sugli incantesimi dell'epoca....come non notare l'evocazione del prete all'inizio del film, e il libro La pseudomonarchia dei demoni, libro che racconta la gerarchia infernale secondo Wier. Belli i paesaggi di campagna e il ritmo del film che non e' sempre veloce, da' tempo all'eroe per poter investigare e accorgersi del raggiro. Bella anche la descrizione dell'incantesimo che trova nel baule dove sono le candele. Film da vedere ma non per tutti.
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[+] a tavola con i santi? mica sempre.
(di mencio)
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metalsoldier
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lunedì 10 ottobre 2011
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atmosfere inquietanti
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Bello. Mi è piaciuta soprattutto l'ambientazione.
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kronos
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domenica 6 febbraio 2011
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il gotico secondo pupi avati
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Pur non avendo il culto di "La casa delle finestre che ridono" e "Zeder", questa è la pellicola più autenticamente gotica filmata da Pupi Avati: nell'ambientazione storica, nei riferimenti esoterico-culturali, nelle atmosfere.
Nonostante le incertezze recitative dei protagonisti (il film andava doppiato, anche per la qualità insufficiente del sonoro in presa diretta) la vicenda, che raggiunge l'apice nell'ambiguo finale, è autenticamente inquietante e conferma le capacità del suo autore di valorizzare efficacemente le tradizioni gotico-rurali delle nostre terre.
I cultori dell'horror mettano da parte eventuali prevenzioni cattoliche e si godano questo buon film...
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toty bottalla
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giovedì 22 gennaio 2009
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la paura nell'anima
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LA COSA CHE MI PIACE DI PIU' NEGLI HORROR DI PUPI AVATI
SONO I SILENZI. IL GRANDE MAESTRO INFATTI SI SERVE DI GRANDI ATTORI MA A VOLTE DA' L'IMPRESSIONE DI NON AVERNE BISOGNO LASCIANDO SPAZIO ALLA STORIA CHE VUOLE RACCONTARE SERVENDOSI SPESSO DI LUOGHI SURREALI E AMBIGUI DOVE LO SPETTATORE SA GIA' CHE LI'QUALCOSA DI ORRIBILE STA PER ACCADERE.
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zen
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venerdì 9 gennaio 2009
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il meno riuscito tra i gotici di avati
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E' il meno riuscito tra i quattro horror girati da Pupi Avati.
Anzitutto la sceneggiatura, pur discreta, nell'insieme ha una viratura troppo insistentemente "catechistica": si ha la sgradevole sensazione che sia stata scritta da un altro prelato Vaticano piuttosto che da un laico.
Sotto il profilo realizzativo non mancano momenti di grande tensione, si vede la mano del regista di "La casa delle finestre che ridono" e l'atmosfera non è priva di fascino (anche se la fotografia di Bastelli è troppo calda).
Ma stavolti i limiti sono evidenti, a partire dai protagonisti. Carlo cecchi avrebbe pure il "phisique du role" ma non la voce, mentre è preferibile stendere un velo di silenzio su Dionisi.
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E' il meno riuscito tra i quattro horror girati da Pupi Avati.
Anzitutto la sceneggiatura, pur discreta, nell'insieme ha una viratura troppo insistentemente "catechistica": si ha la sgradevole sensazione che sia stata scritta da un altro prelato Vaticano piuttosto che da un laico.
Sotto il profilo realizzativo non mancano momenti di grande tensione, si vede la mano del regista di "La casa delle finestre che ridono" e l'atmosfera non è priva di fascino (anche se la fotografia di Bastelli è troppo calda).
Ma stavolti i limiti sono evidenti, a partire dai protagonisti. Carlo cecchi avrebbe pure il "phisique du role" ma non la voce, mentre è preferibile stendere un velo di silenzio su Dionisi.
Non male alcune locations naturali, ma la regia appare stanca e troppe sequenze danno la sensazione d'essere state girate "a braccio".
Comunque gli si può dare un'occhiata...
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carlo
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lunedì 8 dicembre 2008
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splendido
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roberto
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martedì 26 febbraio 2008
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film anomalo ma serio
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un buon film, decisamente anomalo, con un buoncast, un ottimo finale, e una capacità di tenere desta l'attenzione spesso messa alla prova, ma alla fine ripagata da una pellicola di qualità. esperiemnto interessante. buon cecchi ed efficace nella sua sua presenza discreta dionisi
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tia
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venerdì 21 dicembre 2007
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difficile da valutare...
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ho trovato questo film molto difficile da valutare e per diversi motivi.
In generale è spesso lento e non offre grandi momenti di paura, ma la suspence è buona e le atmosfere molto azzeccate.
Bello anche il finale, ma in parte riprende un po' l'idea de " la casa dalle finestre che ridono" dove la figura che appare femminile stavolta si rivela un uomo, mentre era il contrario nell'altro film.
INoltre ci sono troppi momenti in cui le scoperte di libri o stranezze importanti sono rivelate attraverso la lettura di questi documenti da parte del ragazzo, che però spesso legge sussurrando rendendo incomprensibile quanto dice e facendo perdere l'effetto al colpo di scena.
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stefano
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sabato 27 ottobre 2007
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l'incantatore avati
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SICURAMENTE UN FILM DI GENERE INTERESSANTE,CON UN CAST DI ATTORI DI CATEGORIA ED UNA TRAMA AVVINCENTE.PROBABILMENTE UNA DELLE PELLICOLE HORROR DI MAGGIOR PREGIO DEL CINEMA ITALIANO DEGLI ULTIMI VENT'ANNI.SOTTOVALUTATO DALLA CRITICA E PASSATO QUASI INOSSERVATO,MESCOLA SAPIENTEMENTE LE MIGLIORI ATMOSFERE GOTICHE ,TANTO CARE AI CUGINI D'OLTREOCEANO,CON UN'IMPRONTA DI PROVINCIALISMO(GLI STUPENDI PAESAGGI DELL'APPENNINO TOSCO-EMILIANO)CASARECCIO TIPICAMENTE "AVATIANA".LA SUSPENCE C'E',SI SENTE,ED ATTANAGLIA LO SPETTATORE COSTANTEMENTE IN CRESCENDO FINO AL SORPRENDENTE FINALE.UNA COSA POSSIAMO RIMPROVERARE AL BUON PUPI:DI NON AVER CREATO UN PROLOGO PIU CORPOSO,PIU COSTRUITO,...PIU LUNGO INSOMMA,CHE SICURAMENTE AVREBBE APPAGATO ANCHE I PALATI PIU ESIGENTI,AVIDI DI SUCCHIARE,E' PROPRIO IL CASO DI DIRE,IL MIDOLLO DEL RACCONTO E DEI SUOI NOTEVOLI INTRECCI.
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SICURAMENTE UN FILM DI GENERE INTERESSANTE,CON UN CAST DI ATTORI DI CATEGORIA ED UNA TRAMA AVVINCENTE.PROBABILMENTE UNA DELLE PELLICOLE HORROR DI MAGGIOR PREGIO DEL CINEMA ITALIANO DEGLI ULTIMI VENT'ANNI.SOTTOVALUTATO DALLA CRITICA E PASSATO QUASI INOSSERVATO,MESCOLA SAPIENTEMENTE LE MIGLIORI ATMOSFERE GOTICHE ,TANTO CARE AI CUGINI D'OLTREOCEANO,CON UN'IMPRONTA DI PROVINCIALISMO(GLI STUPENDI PAESAGGI DELL'APPENNINO TOSCO-EMILIANO)CASARECCIO TIPICAMENTE "AVATIANA".LA SUSPENCE C'E',SI SENTE,ED ATTANAGLIA LO SPETTATORE COSTANTEMENTE IN CRESCENDO FINO AL SORPRENDENTE FINALE.UNA COSA POSSIAMO RIMPROVERARE AL BUON PUPI:DI NON AVER CREATO UN PROLOGO PIU CORPOSO,PIU COSTRUITO,...PIU LUNGO INSOMMA,CHE SICURAMENTE AVREBBE APPAGATO ANCHE I PALATI PIU ESIGENTI,AVIDI DI SUCCHIARE,E' PROPRIO IL CASO DI DIRE,IL MIDOLLO DEL RACCONTO E DEI SUOI NOTEVOLI INTRECCI.BRAVISSIMI CECCHI E DIONISI,ATTORI CHE MERITEREBBERO MAGGIORE CONSIDERAZIONE DAI NOSTRI PALINSESTI E DAL NOSTRO CINEMA.BRAVO AVATI,CHE SOLO PER LA SUA "PIGRIZIA" NON RIESCE AD ANDARE OLTRE AD UN 7,5.UN CULT-MOVIE APPENA APPENA MANCATO.
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godot
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giovedì 30 settembre 2004
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ma cosa dite
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MA chi è quell'incompetente che ha scritto la recensione sul sito?
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