Un film di estrema attualità sul senso di dignità legato al lavoro. Disponibile su Infinity.
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Newcastle. Daniel Blake è sulla soglia dei sessant'anni e, dopo aver lavorato per tutta la vita, ora per la prima volta ha bisogno, in seguito a un attacco cardiaco, dell'assistenza dello Stato. Infatti i medici che lo seguono certificano un deficit che gli impedisce di avere un'occupazione stabile. Fa quindi richiesta del riconoscimento dell'invalidità con il relativo sussidio ma questa viene respinta. Nel frattempo Daniel ha conosciuto una giovane donna, Daisy, madre di due figli che, senza lavoro, ha dovuto accettare l'offerta di un piccolo appartamento dovendo però lasciare Londra e trovandosi così in un ambiente e una città sconosciuti. Tra i due scatta una reciproca solidarietà che deve però fare i conti con delle scelte politiche che di sociale non hanno nulla.
Il regista Ken Loach torna al cinema civilmente impegnato, provocando commozione senza però utilizzare alcun artificio. Ci parla di esistenze di persone qualunque con la forza di chi non descrive ma partecipa attivamente al dolore di chi subisce una delle umiliazioni più profonde: quella di perdere il lavoro. Opera di estrema attualità ed importanza, Io, Daniel Blake è da oggi disponibile su Infinity.