IN MARCIA COI LUPI, IL COINVOLGENTE DIARIO DI UN PEDINAMENTO AMOROSO

Continua l'avventura con la natura di Jean-Michel Bertrand: quando il cinema diventa naturalismo filosofico. Da lunedì 16 giugno al cinema.

Raffaella Giancristofaro, giovedì 12 giugno 2025 - Recensioni

"Ho passato tre anni in questa sperduta valle delle Alpi con un'unica ossessione: guardare negli occhi dei lupi". Il regista e unico protagonista umano del film, Jean-Michel Bertrand, introduce con queste parole In marcia coi lupi, seguito del suo La vallée des loups, passato al Trento Film Festival nel 2017.

In questa sorta di prolungamento della ricerca, il progetto continua a concentrarsi sull'osservazione della stessa specie, scomparsa dai territori francesi e divenuta specie protetta dal 1993. Ma più precisamente, sulla dispersione, o "sostituzione" di giovani esemplari, che, dovendo emanciparsi dal gruppo, intraprendono un cammino casuale, attraversando e cercando di insediarsi in territori anche molto diversi tra loro.

Ex piantatore di alberi per la Forestale, il regista Bertrand, non sappiamo con l'aiuto di quanti collaboratori, immagina e disegna i percorsi dei lupi, nasconde delle microcamere in quattro posizioni che ritiene strategiche e le collega al suo smartphone, al fine di raccogliere dati sui loro itinerari, abitudini, esperienze.

VAI ALLA RECENSIONE COMPLETA

ALTRE NEWS CORRELATE
RECENSIONI
Emanuele Sacchi - mercoledì 30 luglio 2025
Ritmo indiavolato, parodie e riferimenti trasversali metacinematografici: 85 minuti di gigantesca comfort zone. Al cinema. Vai all'articolo »
RECENSIONI
Roberto Manassero - mercoledì 30 luglio 2025
L’odissea lavorativa di un’infermiera svizzera, costretta a gestire un reparto nel corso di un turno infinito. Dal 20 agosto al cinema. Vai all'articolo »
RECENSIONI
Silvia Guzzo - mercoledì 30 luglio 2025
Ottime le interpretazioni delle star del cinema francese Isabelle Carré e Bernard Campan. Dal 31 luglio al cinema. Vai all'articolo »