A 13 anni dal primo capitolo, il regista dimostra di non aver perso la sua padronanza assoluta della tecnologia cinematografica, dando vita a un mondo, anche marittimo, di incredibile dettaglio e vitalità. Dal 14 dicembre al cinema.
La famiglia di Jake Sully e Neythiri, composta da tre figli naturali e due adottivi, è a capo della resistenza contro gli umani tornati su Pandora. I terrestri non sono più però in cerca del prezioso unobtanium, bensì di una nuova casa, perché la terra sta morendo. Sully e i suoi, per allontanare la vendetta del redivivo Quaritch (reincarnato in un’AvatarNa’vi) dal proprio popolo, devono a loro volta cercare una nuova sistemazione, presso I Na’vi Mektyna, che vivono in un ampio arcipelago.
Dopo tredici anni James Cameron dimostra di non aver perso la sua padronanza assoluta della tecnologia cinematografica e firma il film più spettacolare possibile per i mezzi odierni, dando vita a un mondo, anche marittimo, di incredibile dettaglio e vitalità.
La meraviglia suscitata dalle immagini non basta però a compensare una trama troppo dilatata, con diversi personaggi deboli o poco sviluppati, che si riscatta solo nell’atto conclusivo del film. La chiusura è già proiettata sul terzo capitolo e anche per questo sembra essere venuto meno il senso di urgenza.