BECKETT, UN'EPOPEA TARGATA ITALIA CHE FA RIVIVERE IL MIGLIORE CINEMA AMERICANO

Un thriller dai sottotesti politici su cui viene scritto il classico viaggio dell'eroe. Film di apertura a Locarno. Dal 13 agosto su Netflix.

Emanuele Sacchi, giovedì 5 agosto 2021 - Festival

Beckett e April, coppia di fidanzati americani, sono in vacanza in Grecia. A causa della turbolenta situazione politica preferiscono lasciare Atene per deviare il loro percorso tra le montagne poco abitate dell'entroterra. Dopo un grave incidente di auto, però, Beckett diviene oggetto di una implacabile caccia all'uomo da parte delle autorità locali, senza riuscire a comprenderne la ragione.

Al suo secondo lungometraggio dopo Antonia., Ferdinando Cito Filomarino muta radicalmente prospettiva e orizzonte, quantomeno in superficie, per dedicarsi al cinema di genere senza se e senza ma.

I modelli, evidenti e dichiarati, sono il thriller americano degli anni 70, con appendice di paranoia da complotto e intrigo politico, e l’action di Hong Kong degli anni 80 e 90, in particolare di Johnnie To, maestro indiscusso delle coreografie per armi da fuoco.

Ma se l’involucro action è impeccabile, la forza più autentica del film sta nel lavoro sottotesto e fuoricampo. Il thriller di Sydney Pollack e Alan Pakula diviene così la tavolozza su cui lavorare per elaborare sottotesti politici anche radicali e irriverenti e su cui riscrivere il viaggio dell’eroe - ferito, umiliato e infine cacciato come una bestia feroce – nella più classica delle paranoie da cospirazione. L’eredità del migliore cinema americano rivive ancora una volta, all’interno di Netflix ma fuori da Hollywood.

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