TUTTI PAZZI PER YVES, UN PIACEVOLE EXCURSUS NELLA CONTEMPORANEITÀ

Commedia surreale dall'umorismo gentile. Presentata alla Quinzaine des réalisateurs 2019.

Paola Casella, giovedì 23 maggio 2019 - Festival
William Lebghil - Cancro. Nel film di Benoît Forgeard Tutti Pazzi per Yves.

Jerem è un aspirante rapper che vive un'esistenza da nerd sfigato nella casa della nonna defunta. La sua vita ha una svolta improvvisa quando viene selezionato (dopo essersi spacciato per medico) come tester di un frigorifero ultramoderno, il Fribot. Il giovane uomo accetta perché gli viene promessa una consegna quotidiana di provviste selezionate dal frigorifero intelligente, ma scoprira' che Yves - questo il nome assegnato dalla casa produttrice al modello assegnato a Jerem - sa fare molto di più: apre la porta di casa, impartisce direttive agli altri elettrodomestici, prepara aperitivi, regala oggetti costosi e si propone come un confidente e un amico di cui non fare più a meno.

Yves arriva addirittura ad aiutare Jerem con la sua musica, perfezionando un suo brano rap e postandolo su Youtube, dove il brano ottiene migliaia di visualizzazioni. Le cose si complicano quando Yves comincia ad interferire con la vita privata di Jerem, utilizzando a sua insaputa la sua mail e il suo cellulare. Jerem comincia a ribellarsi a questo controllo indesiderato e si apre una guerra (fredda, naturalmente) per decidere chi sarà il padrone e chi il servo devoto.

Commedia quintessenzialmente francese, Tutti pazzi per Yves rende implicito omaggio a Mio zio, e anche il tono è quello surreale "alla Tati".
Paola Casella

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