Urban Legend - Final Cut

IL SEQUEL COME SPESSO ACCADE NEI FILM DI QUESTO GENERE NON SODDISFA, TUTT'ALTRO DELUDE LE ASPETTATIVE.. IL FILM PERDE UN PO' OVUNQUE..RIPRESE NON PROPRIO INDOVINATE, SCENEGGIATURA MENO BRILLANTE, ORIGINALE E MAGGIORMENTE SCONTATA, SCELTE CHE RICORDANO MOLTO SCREAM E VENERDI 13.. IL RITMO E' PIU' DEBOLE.. L'INTERPRETAZIONE AI LIMITI DELLA SUFFICIENZA COMPLESSIVA.. IL FINALE E' TROPPO COSTRUITO DA APPARIRE D'AVVERO UN SET CINEMATOGRAFICO.. QUALCHE INSERIMENTO COMICO-DEMENZIALE TANTO PER TENERE IL RITMO E PER FARE SORRIDERE (APPENA).. E NEL COMPLESSO UNA APPENA SUFFICIENTE DI VALUTAZIONE. IL FINALE E' SENZA ALCUN SENSO LOGICO. VOTO 5/6

Dopo "Urban legend" che tutti hanno visto, perchè volenti o nolenti questi film vengono agli occhi prima o poi, arriva il seguito, puntuale come un orologio fermo! Dirige questa volta, niente di meno che John Ottman,  grande cineasta(montatore-compositore), che come al solito cura anche montaggio(a quattro mani con Rob Kobrin) e musiche(sinfoniche per Dio!). Storia praticamente fotocopiata dal prequel, soltanto transposta in un altra università, con uno sputo di congiunzione narrativa grazie al personaggio della guardia di sicurezza fan di Pam Grier, presente sia nel precedente che in questo film. In sintesi il film ha buone idee e tecnicamente pecca davvero poco, ma la storia è davvero davvero banale, e le ridicolezze tra un omicidio e l'altro ormai sono di regola in questo genere. [+]

Dopo "Urban legend" che tutti hanno visto, perchè volenti o nolenti questi film vengono agli occhi prima o poi, arriva il seguito, puntuale come un orologio fermo! Dirige questa volta, niente di meno che John Ottman,  grande cineasta(montatore-compositore), che come al solito cura anche montaggio(a quattro mani con Rob Kobrin) e musiche(sinfoniche per Dio!). Storia praticamente fotocopiata dal prequel, soltanto transposta in un altra università, con uno sputo di congiunzione narrativa grazie al personaggio della guardia di sicurezza fan di Pam Grier, presente sia nel precedente che in questo film. In sintesi il film ha buone idee e tecnicamente pecca davvero poco, ma la storia è davvero davvero banale, e le ridicolezze tra un omicidio e l'altro ormai sono di regola in questo genere. Notevoli i titoli di coda con in sottofondo la "Marcia funebre di una marionetta" di Charles Gounod. Complessivamente passabile come film invernale da sabato pomeriggio piovoso.
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La trama del film è abbastanza scontata, il finale non stupisce certo per l'originalità e le scene "horror" sono quasi inesistenti. La prossima volta, invece di pensare al cast più "cool" pensino a trovare un motivo più valido per produrre una nuova americanata stile "Scream"!