SEMPLICE CLIENTE, UN DOC SU MARIO MAGNOTTA, DIVENTATO PERSONAGGIO SUO MALGRADO. NELL'ERA PRE-SOCIAL

La storia del bidello aquilano divenuto leggenda per uno scherzo telefonico destinato a entrare nella cultura popolare italiana. Da sabato 22 novembre al cinema.

Raffaella Giancristofaro, giovedì 13 novembre 2025 - Recensioni

Nel 1987 Mario Magnotta, mite e buffo bidello di una scuola dell'Aquila, è oggetto di una serie di scherzi telefonici. Quando il contenuto delle telefonate finisce riversato su nastri, quegli audio molto rapidamente viaggiano in tutto il Paese, tra autoradio e stereo portatili, facendo di Magnotta "quello della lavatrice". Le sue reazioni ruspanti, arrabbiate e goffe diventano una specie di tormentone comico e Magnotta si ritrova "personaggio" suo malgrado, intercettato da tv locali e nazionali. 

Nello scavare nelle peripezie di un uomo solo con la propria beffa si fanno avanti, forse non troppo consapevolmente, altre figure di nerd, e viene dato un vero e proprio ruolo drammaturgico in senso strappalacrime a Romina, la figlia di Magnotta, che soffrì dell'esposizione paterna e del suo essere stato deriso e vampirizzato mediaticamente senza trarne alcun beneficio.

Semplice cliente soffre di una vicinanza entusiasta al proprio irresistibile soggetto: affettuosa e retoricamente debordante.

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