SQUALI, UN ESORDIO FORMALMENTE INECCEPIBILE CHE RIMANE PERÒ IN SUPERFICIE

Un ritratto generazionale si ribalta subito in una specie di thriller tecnologico che non sfrutta tutte le sue potenzialità. Presentato in anteprima a Alice nella Città e ora al cinema. 

Simone Emiliani, venerdì 17 ottobre 2025 - Recensioni

Max, un ragazzo di 19 anni che vive in un paesino del Veneto, ha appena finito gli esami di maturità e si prepara a partire in Spagna. All’improvviso però riceve una proposta inaspettata. Robert Price, imprenditore nel campo delle start up, gli propone di sviluppare l’app che ha creato per aiutare gli studenti a scegliere la facoltà universitaria e di trasferirsi a Roma. Dopo averne parlato con i genitori e i suoi amici accetta la proposta. Dal viaggio spensierato agli squali in affari il passo è breve.

Diretto da Daniele Barbiero, qui al suo primo lungometraggio, Squali attraversa la provincia veneta senza entrare nelle sue radici e ribalta un ritratto generazionale in una specie di thriller tecnologico freddo e senz’anima. È un cinema che segue regole che vengono percepite come infrangibili, formalmente anche ineccepibile ma mai in grado di entrare in profondità nella storia e di sviluppare adeguatamente i personaggi.

VAI ALLA RECENSIONE COMPLETA

ALTRE NEWS CORRELATE
RECENSIONI
Simone Granata - venerdì 17 ottobre 2025
Tratto dal bestseller di Ruth Ware, un film che si regge sulla presenza magnetica di Keira Knightley. Su Netflix. Vai all'articolo »
RECENSIONI
Giancarlo Zappoli - venerdì 17 ottobre 2025
Uno sguardo ad un futuro inaspettato. Vincitore del Premio MYmovies a Visioni dal Mondo. Su MYmovies ONE. Vai all'articolo »
RECENSIONI
Rudy Salvagnini - venerdì 17 ottobre 2025
Il sequel del fenomeno horror The Black Phone che ha incassato oltre 160 milioni di dollari in tutto il mondo. Dal 16 ottobre al cinema. Vai all'articolo »