Un film poetico e delicato. I commenti del pubblico alle prime proiezioni del film Spirit World - La festa delle lanterne, dal 26 giugno al cinema.
Ambientato in un Giappone che il regista singaporiano Eric Khoo osserva e comprende sempre più dall'interno e sempre meno da forestiero, Spirit World - La festa delle lanterne è un'esplorazione intima di elaborazioni del lutto e legami famigliari compromessi.
Che si tratti di spiriti o di mortali in carne e ossa, i personaggi di Spirit World sono come marionette, mosse con impercettibile rigidità dal burattinaio-demiurgo, smarriti e schiacciati di fronte all'incomprensibile realtà, terrena e ultraterrena, che li circonda.
Celebre cantante francese ormai ottantenne, Claire non si dà pace per la perdita della figlia. Sentendosi prossima alla fine, sceglie di esibirsi per l'ultima volta in un teatro di Tokyo. Yuzu, anziano ex musicista e da sempre estimatore di Claire, muore appena prima di poter andare al suo concerto. Al posto suo ci andrà il figlio Hayato, regista in crisi creativa da sempre in lotta con il vuoto esistenziale, che deriva dall'abbandono della madre Meiko. Qualche ora dopo il concerto anche Claire muore e il suo spirito, vagando tra i viventi, incontra quello di Yuzu.
"Un bel viatico tra aldiquà e aldilà" è il commento di uno dei primi spettatori del film.
"Delicatissimo film sul dolore della incomunicabilità. Sottile filo che unisce la vita e la morte", commenta qualcun altro.
Ecco le prime reazioni del pubblico alla visione del film:
- Bello, poetico. Pieno di disperazione e speranza.
- Bellissimo film sul legame tra visibile ed invisibile e interessante connubio tra la sensibilità francese e giapponese.
- Le lanterne navigano sulle onde dello spazio-tempo e li si riflettono e sono quindi sopra e sotto la loro superfice come il nostro corpo non è che il surf che ci trasporta sull'onda dell'esistenza e possiamo esere dentro o fuori l'onda della vita rispecchiandoci nell'infinito ritornare dell'essere.
- Stimola la curiosità verso il Giappone e le sue tradizioni.
- Coinvolgente, un buon tratto.
- Il confine tra mondo dei viventi e dello spirito dei non viventi e impercettibile, ma solidale. La comprensione del confine deve passare dalla pace conseguita dopo il lutto, e dalla risoluzione dei conflitti familiari. Richiede lucidità per disporsi al superamento, per ottenere la propria felicità, allontanando alcol e depressione. Alle proprie spalle c’è la protezione del mondo parallelo.
- Solo una combinazione franco-giapponese poteva realizzare un film come questo, semplicemente sereno...
- Film poetico e delicato. Le inquadrature marine mi hanno ricordato Solaris. Molto giapponese.
- Lento, delicato e romantico. Ogni tanto ci vuole un film così!