SOUND OF METAL, UN FILM RIUSCITO DOVE LA MUSICA È SOPRATTUTTO NELLA TESTA

Due Premi Oscar per il primo film di finzione diretto da Darius Marder, lo sceneggiatore di Come un tuono. Disponibile su CHILI. GUARDALO ORA »

Simone Emiliani, venerdì 30 luglio 2021 - Focus

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Riz Ahmed (41 anni) 1 dicembre 1982, Londra (Gran Bretagna) - Sagittario. Interpreta Ruben nel film di Darius Marder Sound of Metal.

Ruben è in farmacia dopo che il suo livello di udito è pari a “due su dieci”. Le parole del dottore sono nitide per lo spettatore. Il protagonista di Sound of Metal da oggi disponibile in streaming su CHILI - invece le sente appena. Il suono per lui è tutto. È il batterista della band metal Blackgammon dove la sua ragazza Lou, interpretata da Olivia Cooke (Samantha in Ready Player One, è la cantante. Non ci sono solo le parole e i dialoghi. Sono soprattutto i rumori che convivono con la sua quotidianità allo stesso modo con cui accompagnavano Luke, l’abile stuntman motociclista diventato rapinatore in Come un tuono. Da una parte c’è il volto di Riz Ahmed, che ha avuto la nomination come miglior attore protagonista agli Oscar 2021 dove il film si è aggiudicato due statuette: miglior montaggio e miglior sonoro. Dall’altra quello di Ryan Gosling. Entrambi sono due personaggi in fuga e cercano una stabilità sentimentale che invece è molto precaria. Il loro isolamento è mentale prima che fisico e i protagonisti lo mostrano non con le loro azioni ma anche con quello che percepiscono.
 

L’accostamento tra i due personaggi non è casuale. Darius Marder, che con Sound of Metal ha diretto il suo primo film di finzione, girato in 35 mm, dopo il documentario Loot del 2008, è stato infatti tra gli sceneggiatori di Come un tuono insieme a Ben Coccio e al regista Derek Cianfrance che in origine avrebbe dovuto realizzare anche questo progetto, originariamente intitolato Metalhead. Marder gli ha dato una precisa identità pur influenzato dal cinema del regista di Blue Valentine. Più che dei dichiarati omaggi, ci sono dei legami per il modo efficace con cui mostra il silenzio del protagonista. A volte è reale, a volte si crea nella sua testa. È lì che Ruben cerca di ritrovare il ritmo della sua musica quando era batterista. C'è una scena specifica determinante, quella in cui batte le mani su uno scivolo come se stesse suonando la batteria.

Sound of Metal riesce a entrare sensorialmente nel mondo interiore di Ruben, a mostrare il disagio del suo handicap ma anche la sua voglia di reagire. È un cinema di soggettive.

L’universo che circonda il protagonista non viene guardato prevalentemente con i suoi occhi ma percepito con il suo udito. Attraverso quello che sente, avverte per esempio la sua estraneità alla festa del compleanno del padre di Lou interpretato da Mathieu Amalric. Lì prova sulla sua pelle la solitudine, la stessa dove però trova quel senso di pace nel finale.

I suoni ossessivi (musica o rumori) in cui nella fisicità dei gesti si potevano rintracciare dei segni di follia come nello studente aspirante batterista jazz di Whiplash diventano quelli sordi che richiamano il cinema di Antonioni. Le immagini ripetute delle scene di strada come quella dei due ragazzini con lo skate e il lungo primo piano prima dei titoli di coda sono il risultato finale di un film riuscito e coinvolgente dove la musica e il suono sono prima di tutto nella testa del protagonista e poi sullo schermo.

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