Se vi piace il modernariato e il vintage, ecco alcuni consigli per ricreare lo stile d'arredo ispirato al film su Jean-Luc Godard.
Arriva in Italia il film Il mio Godard (Le redoutable), ritratto del celebre regista franco-svizzero Jean-Luc Godard, interpretato da Louis Garrel, le cui ansie e sogni sono raccontati attraverso la voce della moglie Anne Wiazemsky, impersonata da Stacy Martin.
Il mio Godard è un film ironico, che svela un lato poco conosciuto del regista, che a partire dal '68 si appassionò sempre più ai movimenti rivoluzionari, lasciando la carriera in secondo piano. Una decade stimolante e provocatoria quella degli anni 60, che generò un ben determinato stile d'arredo, tutt'oggi apprezzato.
In una scena del film, Jean-Luc Godard (Louis Garrell) cammina all'indietro nel salotto di casa. Lo stile è tipicamente anni Sessanta, con divanetti colorati dalle linee morbide e affusolate. Se si ama questo genere, sarà semplicissimo trovare complementi d'arredo simili a quelli del film: basta curiosare nei negozi di antiquariato o fare qualche giro per mercatini di modernariato. L'ideale è ricreare il classico angolo-soggiorno con divanetto, poltroncina, tavolino. Tutto rigorosamente di design e con qualche accento di colore.
Arredare in stile francese anni Sessanta significa anche concedersi qualche vezzo romantico: un vaso di fiori sul tavolo per esempio, oppure una foto in bianco e nero della propria famiglia o un oggetto appartenente a passato. Ci si può ispirare alla Provenza e alla Costa Azzurra, dove Jean-Luc Godard amava trascorrere le estati. Utilizzando delle vecchie cassette della frutta, si possono creare piccoli angoli mediterranei con erbe aromatiche e lavanda. Tornare a casa sarà come lasciarsi avvolgere da un caldo abbraccio.
Fu una delle tendenze degli anni Sessanta ed è perfetto per rendere dinamici gli ambienti: lo stile optical può essere scelto per una parete della casa, un angolo o una nicchia. Un modo poco convenzionale di dare movimento agli spazi. Le fantasie optical per i muri possono declinarsi anche nella carta da parati: ce ne sono tantissime con geometrie e colori che riprendono le estetiche degli anni.
Ritagli di riviste, quotidiani, volantini di protesta: le vicende raccontate nel film hanno come sfondo le rivoluzioni sessantottine. In occasione dei loro (quasi) quarant'anni, si può decidere di celebrarle creando una parete di ritagli di giornale e fotografie dei suoi protagonisti. Un'idea carina per l'ingresso, o anche per una nicchia del soggiorno, magari accanto alla libreria. Oppure si può riempire il frigorifero di immagini e ritagli di giornali: un'idea divertente per rendere allegra la cucina. E allora via libera a tutto quello che ci viene in mente, purché provenga dall'epoca.
Qualche piatto appeso al muro, barattoli di latta, vecchie valigie a fare da comodini: se si desidera una casa in stile anni Sessanta, è necessario farlo per bene, con oggetti recuperati qui e là nei mercatini. Un vecchio telefono, una Polaroid, un quadretto e qualche soprammobile del tempo: basta poco a ricreare un angolo che suggerisca le atmosfere degli anni Sessanta.
Il bagno è il luogo giusto per lasciarsi andare alle citazioni rétro: piastrelle dai toni pastello, uno specchio antico, una vasca da bagno stand-alone (meglio se colorata e con rubinetti in ottone), e qualche dettaglio colorato a rendere più giocoso l'ambiente. Ed è subito anni Sessanta.
Si vedono in una scena del film, girata in cucina, e sono un grande classico della decorazione di quegli anni. I barattoli di latta possono essere messi in bella mostra su una mensola della cucina, tutti insieme uno accanto all'altro, oppure possono essersi sparsi per la casa. L'importante è conservarli tutti!
La libreria di un regista ce la immaginiamo traboccante di libri e riviste: chi ama l'accumulo si troverà subito a proprio agio con questa filosofia. Più libri e oggetti ci sono, meglio è: con il passare degli anni, acquisteranno un fascino sempre maggiore.
Sospeso nel passato, lo scrittoio è il simbolo della creatività di un tempo: qui si facevano i compiti di scuola, si scriveva il proprio diario ma anche le storie per la letteratura e per il cinema. Un mobile che scatena subito la nostalgia. Meglio sceglierlo quindi di modernariato, che arrivi direttamente dal passato: porterà i segni dei suoi vecchi proprietari e stimolerà la fantasia. Una sedia in formica sarà la sua compagna perfetta.