RENDEZ-VOUS, UN'EDIZIONE CHE CONIUGA PASSATO E SPERIMENTAZIONE

Il Festival festeggia la sua settima edizione con uno speciale dedicato alle giovani e talentuose cineaste.

mercoledì 5 aprile 2017 - Festival

Al via, dal 5 al 9 aprile 2017, a Roma, la settima edizione di Rendez-vous, nuovo cinema francese, il festival esclusivo dedicato al nuovissimo cinema d'Oltralpe. Come ogni anno, il viaggio attraverso le storie e i volti del cinema francese contemporaneo parte dalla Capitale per poi toccare, con focus e artisti, le città di Napoli, Palermo, Bologna, Torino, Firenze e Milano.

Dedicato alla scoperta del nuovo cinema d'Oltralpe, Rendez-Vous propone al pubblico italiano una programmazione di una trentina di titoli che attraversano tutti i generi, dalla produzione popolare a quella più sofisticata, dai campioni di incasso alle pellicole indipendenti. Ad accompagnare le anteprime, gli incontri, le masterclass, accanto ai protagonisti del cinema francese, artisti e professionisti dell'audiovisivo italiano, per celebrare l'incontro tra le due cinematografie.
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Rendez-Vous festeggia questa settima edizione con uno speciale Sguardi al femminile dedicato alle giovani e talentuose cineaste che, da più di una decina di anni, animano - con le loro voci e la loro ricerca tanto singolare e multiforme - il panorama del cinema dell'esagono.

Tra le esponenti più interessanti di questo nutrito gruppo di artiste innovative e audaci: Mia Hansen-Løve. La regista, classe 1981, sarà a Roma - e poi Palermo con un focus speciale - per presentare Le cose che verranno - L'avenir (distribuito in Italia da Satine Film). Il titolo, vincitore dell'Orso d'Argento per la miglior regia alla Berlinale, racconta la vita di una professoressa di filosofia - incarnata da una strepitosa Isabelle Huppert - che, lasciata dal marito dopo venticinque anni di matrimonio, finisce per reinventare la sua vita. Abile nel catturare con mano lieve l'intimità femminile e la musica del quotidiano, Mia Hansen-Løve disegna una storia dagli echi rohmeriani in cui nel dolce finale sembra sussurrare che, forse, nella solitudine, la libertà e la felicità possono ancora danzare insieme.

Non mancheranno le soprese per questa settima edizione, a partire da Louis Garrel, invitato a presentare un focus speciale a lui dedicato, l'occasione per il pubblico romano per esplorare l'universo sensuale, malinconico, poetico di un artista poliedrico.

IL CINEMA DELLE DONNE | Rendez-Vous quest'anno punta i riflettori sul cinema delle donne: orgoglioso, personale, sofisticato. Donne dietro e davanti alla macchina da presa, per raccontare il tempo presente. Accanto alle cineaste francesi, ben rappresentate nella programmazione in tutta la loro molteplicità di voci, non possono mancare le dive. Ma si tratta di dive senza divismo, professioniste che osano, si reiventano, prediligono un certo understatement, amministrando la loro carriera sempre in maniera orgogliosamente personale. Nella VII edizione del festival luci puntate su Diane Kruger e Clotilde Courau. Attraverso incontri e focus speciali, il pubblico riscopre il lavoro di due attrici talentuose e poliedriche.

DIANE KRUGER | Diane Kruger la "françallemande", esordisce come ballerina, poi è la moda a rapirla, e infine approda nel "suo mondo": la recitazione. Di nascita tedesca, di adozione francese, Diane Kruger vive negli Stati Uniti, parla quattro lingue, è un'attrice esigente e perfezionista che attraversa senza batter ciglio il cinema d'autore, le grandi produzioni hollywoodiane e la serialità televisiva. Versatile e iperattiva (oltre quaranta film in poco più di dieci anni di carriera), ha la rara capacità di captare immediatamente l'obiettivo della macchina da presa. Sempre in un equilibrio audace tra gli opposti, ferrea, lavoratrice, puntuale, ma anche fragile e malinconica, si racconta attraverso tre film: Sky, il road movie firmato da Fabienne Berthaud che - dopo averle già affidato il ruolo da protagonista nei suoi film: Pieds nus sur les limaces e Frankie - le regala uno dei suoi ruoli più intensi e luminosi di una donna che rompe con il passato. Veste i panni della regina Maria Antonietta, colta nei giorni più drammatici della sua esistenza, in Les Adieux à la reine (2011) del maestro Benoît Jacquot; si immerge nella tensione del thriller psicologico in Maryland di Alice Winocour.

CLOTILDE COURAU | Misteriosa, versatile, elegante, admirable trapéziste, ma prima di tutto: cinéphile. Nella sua carriera, al teatro come al cinema, ha interpretato ruoli tanto diversi, accomunati da quella vibrazione speciale che ha lo sguardo di una donna affascinata dal cinema e dalla professione d'attore. Determinata ed eclettica, sul grande schermo ha sempre scelto ruoli in film eterogenei, il focus ne presenta un assaggio. A Roma - per poi fare tappa a Napoli, all'Institut français - l'attrice si rivela attraverso tre film: L'Ombre des femmes, una delle sue più intense interpretazioni, diretta da Philippe Garrel. Passa ai torni della commedia in Non ci posso credere di Philippe Claudel, dove incarna il ruolo di Florence, la donna che potrebbe far rompere ad Alessandro il suo silenzio d'amore, mentre nel più recente Le Ciel attendra di Marie-Castille Mention-Schaar è una madre tormentata da un destino inatteso.

In foto Clotilde Courau.
In foto Diane Kruger.
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