LINO BANFI ALL'UNESCO: UNA NOMINA BIZZARRA MA NON TROPPO

Il comico non identifica certo l'Italia nella Cultura. La identifica però nella sostanza, basta osservare il suo gradimento.

Pino Farinotti, mercoledì 23 gennaio 2019 - Focus
Lino Banfi (Pasquale Zagaria) (87 anni) 9 luglio 1936, Andria (Italia) - Cancro.

Lino Banfi nominato ambasciatore all'UNESCO. Essendo attore vale un (breve) intervento in questa sede. Politici, opinionisti, artisti, giornalisti, gente comune: tutti hanno detto la loro. Va precisato che in quella commissione i membri sono sessanta. Significa che la presenza del personaggio Banfi non è così rilevante. Non va enfatizzata. Certo, è bizzarro che l'Italia, il Paese della cultura, nomini un comico. Ed è bizzarro che quel comico dica: "Porterò un sorriso nella commissione, basta plurilaureati". Molti hanno rilevato lo scarso rispetto per chi fa sacrifici per ottenere una laurea. A parer mio sono due le esternazioni - sintesi da estrarre: la vignetta di Giannelli sul Corriere dove Banfi dice appunto "porterò il sorriso" e dietro di lui un gruppo di membri non sorride, ride a crepapelle. Se non lo rappresenta nell'ideale, la cultura appunto, lo rappresenta nella sostanza, perché il comico identifica davvero gran parte degli italiani, basta osservare il suo gradimento. In un certo senso... ce lo meritiamo.

Appropriato è stato il Presidente Gentiloni che, sorridente ha detto: "Banfi è talmente simpatico che lo puoi mettere dovunque".
Pino Farinotti

Un network ha mostrato alcune sequenze di film. In una Banfi come "commissario" manda affan... uno che lo contraddice, in un'altra affonda la testa fra le cosce della Fenech. Ma lui è un attore, diciamo che può andar bene tutto. Sono stati fatti nomi alternativi, scherzosi - Calà, Pozzetto, Smaila... - seri, Bocelli. Certo la platea nel senso della qualità, da noi è vasta, e qualificata, volendo. Penso a un Sergio Escobar che ha portato il "Piccolo" nel vertice del mondo. A Mario Martone, inquilino abituale della Scala, del Piccolo e talento completo. A Elisabetta Sgarbi, creativa e organizzata.

Ho conosciuto Lino Banfi nel 1991, il caso ha voluto che la Sugarco pubblicasse in quell'anno il mio romanzo "La grande ambizione" e il suo libro "Alla grande!" Era davvero simpatico, e modesto, quasi imbarazzato dal suo ruolo di attore rispetto alla letteratura. Andrà in un contesto dove l'età media è la metà della sua (83) e dove se, simpaticamente dirà "li mortecci!!" non so in quanti lo seguiranno.

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