Almodóvar si mette a nudo e firma la sua opera più personale. Disponibile su Infinity PREMIERE.
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Il regista Salvador Mallo si trova in una crisi sia fisica che creativa. Tornano quindi nella sua memoria i giorni dell'infanzia povera in un paesino nella zona di Valencia, un film da cui aveva finito per dissociarsi una volta terminato e tanti altri momenti fondamentali della sua vita. Dietro al protagonista si nasconde il regista che ci parla di sé, del proprio malessere, della difficoltà di portare avanti il mestiere di vivere sotto il cielo di Madrid.
Pedro Almodóvar ha infatti firmato una delle sue opere più personali, una vera e propria prova di sincerità e di spudoratezza con cui mette in scena autobiograficamente la sua vita. Il cineasta spagnolo presenta allo spettatore una serie di satelliti narrativi struggenti, grazie ai quali può fare i conti con l'arte, l'infanzia, la cultura latina, l'omosessualità, e molto altro ancora.
Oltre al fondamentale Antonio Banderas, a questo racconto ha contribuito anche Penélope Cruz, già musa del regista che ha contribuito a lanciare la sua carriera fino a Hollywood.
Dolor y Gloria è ora disponibile su Infinity PREMIERE fino al 12 dicembre.